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Risparmio

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Risparmio è una di quelle parole che si vivono prima di pensarle , di pronunciarle, di capirle. Perché le impari in famiglia , come è accaduto a me, dagli stili di vita che essa ti trasmette e che assimili anche senza accorgertene: quando, per esempio, vivi in una famiglia numerosa, dove l'unico reddito è lo stipendio modesto del capofamiglia, che nel corso degli anni, come una formichina, riesce a mettere da parte il necessario per vivere, ma anche per sostenere i figli negli studi e per realizzare perfino il sogno di acquistare una casa. Ma è anche una virtù che puoi ereditare da chi ti ha generato, insieme al tuo DNA. Una inclinazione naturale che ti fa percepire senza sforzo e senza sacrificio quello che vale la pena acquistare e quello a cui puoi rinunciare, in vista di un fine più grande. Si, perché il risparmio non è mai fine a se stesso! Altrimenti sarebbe tirchieria: un difetto quindi, non una virtù. Oggi, la cultura consumistica in cui siamo immersi ci condiziona for

Perle di vetro

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Un libro assolutamente da leggere, quello a cui è dedicato questo post. Titolo: Il giuoco delle perle di vetro . Autore: Hermann Hesse , da molti conosciuto per il  famoso Siddharta . Questo è i l suo ultimo romanzo, scritto a partire dal 1931 e pubblicato 12 anni dopo. Molto profondi e complessi i suoi  contenuti, come quelli di altre opere dello scrittore, filosofo e appassionato delle culture orientali. Considerato  il suo capolavoro, gli ha consentito il conseguimento del premio Nobel per la Letteratura , che gli è stato conferito nel 1946. Hermann Hesse Sintetizzare il contenuto del romanzo in poche righe non è un’impresa possibile, ma l’attualità delle tematiche affrontate e le provocazioni alla riflessione che ne scaturiscono, giustificano il tentativo di metterne in luce, con fedeltà al testo, almeno le problematiche  più rilevanti , consigliando, a chi ne ha la possibilità, una lettura integrale dell'opera. La consiglierei in particolare ai membri degli Ordini religiosi .

Apriti!

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Marco 7,31-37 Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone,  venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.  Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano.  Lo prese in disparte, lontano dalla folla,  gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;  guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse:  « Effatà » , cioè: «Apriti!» .  E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua  e parlava correttamente.  E comandò loro di non dirlo a nessuno.  Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano  e, pieni di stupore, dicevano:  «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!». Due riflessioni hanno guidato la mia meditazione su questo brano del vangelo di Marco. La prima è relativa al viaggio che compie Gesù. La seconda riguarda la vicenda del sordomuto . Mi colpisce sempre, nella lettura del vangelo, la precisione con cui vengono indicati i luoghi in cui Gesù s

Vaticano e riforma finanziaria

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  Tra gli obiettivi più audaci e rivoluzionari del pontificato di papa Francesco c'è la riforma della Curia romana . Essa ha segnato i primi passi della sua azione pastorale, incontrando non poche resistenze e difficoltà, fino a registrare ultimamente una battuta d’arresto . Ma poiché lo stile di questo Papa è quello di mirare a traguardi lontani con gradualità, compiendo piccoli passi e armandosi di molto coraggio e pazienza, la sua iniziativa imprimerà, se non altro, una nuova direzione al cammino della Chiesa, che ha bisogno di tempi lunghi per cambiare.   Nel contesto della riforma della Curia, si colloca un'altra importante novità: la riforma economica e finanziaria  in Vaticano. Essa ha avuto inizio già durante il pontificato di Benedetto XVI , da quando il Vaticano decide di entrare nell’area dell’Euro e firma, il 18 dicembre 2009,  la Convenzione con l’Unione europea, impegnandosi all’adeguamento del sistema di vigilanza e controllo in campo economico e finanziario, pe

Loreto: leggenda e storia

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Il vangelo di domenica scorsa, solennità dell’Assunzione di Maria, conteneva due beatitudini rivolte alla madre di Gesù , la prima in quanto donna e madre, la seconda per la sua fedeltà alla Parola (Lc 11,27-28).  Lo stesso evangelista Luca riporta, all’inizio del suo vangelo, il racconto della visita di Maria ad Elisabetta , l’incontro di due donne in attesa, che si accolgono reciprocamente con grande stupore e trepidazione a causa degli eventi che erano loro occorsi e che avevano stravolto le loro esistenze. Anche questo incontro è segnato da due beatitudini attribuite a Maria, la prima espressa da Elisabetta: “Beata colei che ha creduto all’adempimento di ciò che il Signore le ha detto” (Lc 1,45), la seconda pronunciata dalla stessa madre di Gesù: “ Tutte le generazioni mi chiameranno beata ” (Lc 1,48).   Una vera profezia ! Niente di più vero e sorprendente! Tutta la storia, da allora, è disseminata di lodi, di devozione, di apprezzamenti per questa umile donna che, per la sua fe

Ascolta e osserva la Parola

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  Luca 11,27-28 In quel tempo, mentre Gesù parlava alle folle,  una donna dalla folla alzò la voce e gli disse:  «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse:  «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». È domenica, ma la liturgia della parola interrompe il suo percorso ordinario per fare spazio alla solennità mariana dell’ assunzione al cielo della Madre di Gesù .  Alle solennità mariane, quando non cadono nei tempi di avvento e quaresima,  spetta il privilegio di godere di questo “diritto di precedenza”. Pochissimi sono i brani del Vangelo che ci parlano della madre di Gesù. In questi due versetti, brevi e lapidari, sono delineati i tratti che la caratterizzano. Poche parole per dire tutto di lei. Innanzitutto le viene riconosciuto quello che a tutti appare evidente e naturale in lei, come in ogni altra donna: la sua identità di madre , che porta in grembo suo figlio, che lo allatta, che lo segue con amore nella sua cr

Il padre

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  A volte capita che un film ti lasci un messaggio su cui riflettere, un’idea che riaffiora continuamente nella tua memoria, come un dialogo lasciato in sospeso, che senti il bisogno di riprendere, di chiarire, di approfondire.  Magari non sarà un capolavoro dal punto di vista cinematografico e la critica non è stata sempre molto generosa nell’accoglierlo. Ma comunque ha avuto il merito di attirare l’attenzione del pubblico su temi scomodi o dimenticati, di cui nessuno parla e su cui invece sarebbe molto importante riflettere e discutere. Uno di questi è il film Il padre , del regista di origini turche Fatih Akin , uscito nelle sale cinematografiche nel 2014 e disponibile sulla piattaforma di Amazon, Prime video . È la storia di un padre, Nazaret, dal nome palesemente cristiano, che si avventura in un viaggio pericoloso impossibile e inverosimile, dal deserto della Mesopotamia, a Cuba, allo stato del Dakota del Nord, in America, per ritrovare le sue due figlie gemelle sopravvissut