Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

Il primo comandamento

Immagine
Marco 12,28-34 Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e,  visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò:  «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».  Gesù rispose:  «Il primo è:  Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore ;  amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima,   con tutta la tua mente e con tutta la tua forza .  Il secondo è questo:  Amerai il tuo prossimo come te stesso .  Non c'è altro comandamento più grande di questi».  Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità,  che  Egli   è unico e non vi è altri all'infuori di lui ;  amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza  e amare il prossimo come se stesso  vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».  Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse:  «Non sei lontano dal regno di Dio».  E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Per comprendere a pieno il senso

Insieme in cammino

Immagine
"Nei Vangeli Gesù è descritto spesso sulla strada , mentre si affianca al cammino dell’uomo e si pone in ascolto delle domande che agitano il suo cuore. Ci rivela così che Dio non alberga in luoghi asettici, distanti dalla realtà, ma cammina con noi e ci raggiunge là dove siamo. Chiediamoci tutti: noi, comunità cristiane, abbiamo lo stile di Dio che cammina nella storia e condivide le vicende dell’umanità? " Con queste parole, il 10 ottobre, Papa Francesco , nella Basilica di San Pietro, ha dato l’avvio al Sinodo della Chiesa cattolica che si protrarrà fino all’ottobre del 2023 e che si articolerà in tre fasi , interessando le diverse chiese a livello diocesano nella prima fase, a livello continentale nella seconda, a livello universale nella terza. Il tema di fondo è stato così formulato: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione” , e sarà sviluppato tenendo conto di tre chiavi di lettura: incontro, ascolto, discernimento . Il Papa ha desiderato fo

Il tatto per "vedere"

Immagine
Felice Tagliaferri, Il Cristo Rivelato La storia che mi accingo a raccontare ha dell’incredibile. E comincio a raccontarla a partire da una scultura, Il Cristo Rivelato . Osservando nei dettagli la bellezza di quest’opera d’arte, nessuno penserebbe che sia stata realizzata da un non vedente.  La stessa espressione, “ scultore non vedente ”, potremmo definirla un ossimoro in quanto accosta tra loro due concetti che si contrappongono l’uno all’altro. Eppure, ciò che sembra razionalmente impossibile è una concreta realtà. Felice Tagliaferri è il nome dell’autore, un artista che tra i 13 e i 14 anni perde gradualmente la vista a causa dell' atrofia del nervo ottico e che, come racconta lui stesso, continua comunque a vivere come se questo evento non stesse accadendo, correndo in bicicletta per le strade del suo quartiere. La cecità sconvolgerà la sua vita, ma dopo due anni di buio totale trova il coraggio di rimettersi in piedi. Nel suo sito internet si presenta così: “Sono Felice Ta

Nulla è impossibile a Dio!

Immagine
  Marco 10, 17-27 Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro  e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò:  «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?».  Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.   Tu conosci i comandamenti:  Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare,  non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre ».  Egli allora gli disse:  «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».   Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse:  «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri,  e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!».   Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato;  possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli:  «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!».   I discepoli erano sconcertat

Il coraggio di vivere

Immagine
Ci sono situazioni in cui è richiesto molto coraggio per vivere , e chi riesce a trovarlo merita tutta la considerazione e l’ammirazione possibile. La sofferenza fisica, la disabilità grave , rientrano in questi casi.  In tali situazioni credo che il primo istinto sia il rifiuto del dolore, il desiderio di scomparire , di cancellare la propria esistenza.  Ogni vicenda è un caso a se stante. Non ci sono cliché. Ogni persona risponde a suo modo a prove difficili , che si possono definire senza esagerare “sovrumane” e che richiedono un vero e proprio eroismo nell’affrontarle, lo stesso eroismo del martirio, che conduce, oserei dire, per strade diverse alla santità.  E quando si riesce a trovare dentro di sé le risorse per sostenerne il peso, quando si riesce a intravedere anche solo un flebile spiraglio , attraverso cui farsi illuminare da un raggio di luce, ecco avverarsi un miracolo: si comincia a trovare un punto di appoggio per sollevare il mondo, un motivo per una nuova ripartenza, p