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Una mostra sui generis

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  Immaginate di trovarvi a Roma e di percorrere a piedi la Via dei Fori Imperiali, a partire dal Colosseo . A poca distanza, sulla sinistra, sorgeva anticamente il sontuoso Tempio della Pace ,  denominato nel quarto secolo Foro della Pace,  costruito insieme all’anfiteatro Flavio da Vespasiano nel 71 d. C. per celebrare la potenza dell’Impero . Oggi di questa costruzione esistono sul luogo solo pochi resti. Le sette colonne a destra nella foto , rimesse recentemente in piedi, ne sono una piccola testimonianza "vivente".   Tempio della Pace, Ricostruzione Inoltre, le continue importanti scoperte archeologiche hanno portato alla luce nel 1562 molti frammenti di un’opera grandiosa che vi era dentro custodita, risalente agli inizi del terzo secolo, la Forma Urbis Romae, che una suggestiva mostra ci consente oggi di conoscere e ammirare. Si tratta di una imponente raffigurazione della pianta topografica di Roma fatta costruire dall’Imperatore Settimio Severo (193-211 d. C.) dal

Tre anni fa

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  Oggi 26 gennaio è la vigilia della triste commemorazione dell’Olocausto , che non finiremo mai di ricordare tra i più orribili massacri e genocidi della storia.  “Ricordiamo perché non si ripeta”, diciamo, mentre in realtà altri orribili massacri si consumano sotto i nostri occhi. Dunque, mi sono detta, è meglio che ognuno ricordi per sé, al di là di ogni retorica. Mi perdonerete, pertanto, se non è a questo tema che oggi ispirerò le mie riflessioni e se questa volta invece scriverò di qualcosa che mi riguarda personalmente. Sì, perché giusto il 26 gennaio ha un particolare piccolo significato per me. Proprio in questo giorno di tre anni fa, infatti, mi lanciavo, con un pizzico di timidezza e di insicurezza, in una nuova “impresa”: la creazione di questo mio blog che non a caso ho voluto intitolare  “ Ricomincio ” . Non avevo alcuna competenza tecnica specifica, non sapevo da dove avrei potuto cominciare, e soprattutto mi faceva una grande paura il solo pensiero di prendere un impegn

Terra promessa

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  Orrore e sgomento sono le prime parole che riaffiorano sulle mie labbra davanti alle notizie di quanto sta accadendo oggi in Medio Oriente. Il riaccendersi del conflitto arabo-israeliano, che non si è mai sanato da quando è esploso nel 1948 dopo la fondazione dello Stato di Israele, non è una fatalità , ma un evento voluto, programmato nel tempo, lautamente finanziato dal fronte islamico integralista che non conosce altre vie che la violenza per gestire gli eventi. All'origine dell'attacco di Hamas all'alba del 7 ottobre ci sarebbe l'accordo di pace stilato da Israele con l'Arabia Saudita , allo scopo di isolare Teheran e accrescere la sua sicurezza, ma percepito con sospetto dall'Iran, stretto alleato di Hamas. C’è anche però una forte responsabilità di tutti quegli organismi politici che a livello mondiale per decenni non sono stati capaci di affrontare con raziocinio e buon senso il problema della convivenza tra i due popoli , mentre si sono inasprite sempr

Catene liberanti

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  Le catene evocano sempre nella nostra mente storie di schiavitù, di detenzione, di privazione della libertà, oppure, in senso figurato, scenari di gelosia morbosa, relazioni possessive e malate. Nel migliore dei casi ci fanno pensare a manifestazioni estreme di protesta, organizzate per rivendicare diritti negati o calpestati. Ma ci sono anche altre storie e altre situazioni in cui a essere incatenato non è chi non vale nulla , chi viene emarginato dalla società, chi è dimenticato, disprezzato, sfruttato, ridotto a oggetto mercificato. Al contrario, in alcuni casi, le catene diventano addirittura strumento di protezione e di cura per ciò che ha un valore speciale e inestimabile , al fine di preservarne l’integrità e impedirne la sottrazione e l’indebita appropriazione. È il caso degli oggetti preziosi, dei gioielli, delle rarità, e tra questi i libri e le opere d’arte. I libri in particolare sono stati in passato letteralmente incatenati per evitarne il furto e la sparizione. Scoprir

Donna amata e strumentalizzata

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Vladimir di Rublev,  Madonna della tenerezza,  Icona russa in stile bizantino   Sono tante le feste dedicate alla Madonna che si susseguono nel corso dell’anno liturgico e che scandiscono il tempo con i loro messaggi di fede che ripercorrono la vita, non solo terrena, di questa donna umile e semplice. Il Vangelo parla pochissimo di lei, ma la sua figura ha sempre occupato uno spazio rilevante nella storia della cristianità , perché la sua è una vicenda unica e irripetibile, quella di una giovane adolescente scelta per diventare la madre di Dio . L’espressione stessa, che tocca il cuore della fede cristiana, e cioè il dogma dell’incarnazione di Dio nella storia, lascia interdetti e fa trasalire di stupore.  Sin dalle origini del cristianesimo, questo sarà il tema più largamente raffigurato nell’iconografia cristiana, insieme a quello della crocifissione di Gesù. La "Madonna col bambino", che con una mano indica il suo figlio Gesù , accoccolato tra le sue braccia, per indicare