Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Dentro le parole

Oltre il tradimento

Immagine
  Oggi è il giorno del dolore, del silenzio, della solitudine. È il giorno in cui tutta la terra ammutolisce sbigottita, dopo avere gridato il suo odio e il suo disprezzo per un uomo innocente che aveva fatto solo del bene a quanti lo hanno conosciuto e incontrato. Ma una parola aleggia nell’aria trascinandosi dietro la sua eco in tutta la sua potenza e drammaticità: tradimento! Tutto infatti inizia proprio da qui , da una decisione, da un sentimento, da un gesto che rivelano tutta la superficialità e l’indifferenza del male .  E sarà addirittura un bacio a camuffarne la vile e meschina crudeltà, in quel giardino pieno di ulivi, simbolo di festa, di amicizia e di pace, che invece resterà nella  storia come il luogo dell’inganno, della solitudine e del dolore. Era necessario che qualcuno lo consegnasse e tragicamente sarà proprio uno dei suoi amici a farlo . Gesù lo sapeva bene, se l’aspettava da un momento all’altro, sapeva che qualcuno dei suoi covava nel cuore da lungo tempo di trad

Lascia correre!

Immagine
  L’indimenticabile e intramontabile canzone dei Beatles, “Let it be”, penso possa essere la migliore colonna sonora di alcune fasi della nostra vita.  Scritta da Paul McCartney nel 1970 , è ispirata a un suo sogno nel quale la madre , morta di  cancro 14 anni prima, invita il figlio , preoccupato per le tensioni sorte all'interno della Band, a lasciar correre perché le cose si sarebbero sicuramente presto sistemate. E infatti è proprio questo in sintesi il suo significato : l ascia correre, non interferire, lascia che le cose facciano il loro corso…  Quante volte l’abbiamo cantata facendoci cullare dall’armonia delle sue note ma senza prestare forse la dovuta attenzione al significato delle sue parole, o senza addirittura comprenderle né condividerle fino in fondo. Ci sono momenti infatti del nostro percorso umano in cui faremmo volentieri a meno di suggerimenti di questo tipo, perché li percepiamo come rinunciatari , vili, infruttuosi per il nostro futuro. Ma, riflettendo a fon

Catene e libertà

Immagine
  Tutti per diretta esperienza conosciamo il valore assoluto e il prezzo salato della libertà, il bene più prezioso di cui possa godere un essere umano. E penso che tutti, in situazioni e contesti diversi, abbiamo vissuto concretamente il peso dell’esserne privati e del vivere in catene . Siamo messi infatti ogni giorno nelle condizioni di dover difendere questo nostro diritto con le unghie e con i dent i, e di dover lottare per non permettere a nessuno di privarcene o di restringerne i confini. Perché tra i diritti umani fondamentali e non negoziabili penso che sia proprio questo a essere più minacciato e subdolamente insidiato . Crediamo molte volte di essere pienamente liberi ma non lo siamo. Chi esprime il suo pensiero viene censurato, contestato, additato come un eretico, un appestato, un nemico da isolare, azzittire e annientare .  Anche una sola parola spesso diventa un vero e proprio affare di Stato, che genera discussioni e polemiche infinite, com’è accaduto recentemente per

Benedizione

Immagine
Il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate , come ogni anno Piazza San Pietro si è trasformata in una grande fattoria dove animali di ogni genere scorrazzavano tranquilli, tenuti al guinzaglio dai loro padroni, “partecipando” a una cerimonia sacra organizzata e preparata proprio per loro: la benedizione degli animali . Sant’Antonio Abate, egiziano, eremita e fondatore del monachesimo cristiano,  che visse a cavallo tra il terzo e il quarto secolo,  nonostante la sua vita austera,  per più di cento anni, è infatti riconosciuto dalla chiesa cattolica come il protettore degli animali e raffigurato spesso con un maialino accanto . Quello che si svolge ogni anno, non solo in Italia, è un rito antico che si celebra in molte località del Paese, e non solo nelle zone di campagna, fuori o dentro le chiese, per sottolineare l’importanza che gli animali hanno per il sostentamento dell’uomo e la necessità che essi siano “protetti” anche dall’Alto per continuare a svolgere il loro ruolo. Così u

Buon 2024!

Immagine
  “Buon anno” è l’augurio che ci scambiamo con gioia e speranza ogni primo gennaio. Ma nessuno in fondo sa o crede realmente che l’anno che verrà sarà veramente “buono”. Perché, se guardiamo indietro, è inevitabile riconoscere che tutti gli anni che sono già passati non sono stati per nulla buoni come avremmo desiderato e sperato. Eventi drammatici di vario genere sono piombati improvvisamente nel cuore della nostra quotidianità e ci hanno puntualmente sconvolti togliendoci, ogni anno, il respiro e la serenità: guerre, attentati terroristici, inondazioni, terremoti, incendi, frane,  epidemie, femminicidi, stupri, naufragi, incidenti, omicidi, rapimenti… La lista degli orrori che si sono e si stanno ancora consumando sarebbe ancora più lunga e i telegiornali di oggi ne stanno ricostruendo regolari e dettagliati resoconti. Dagli eventi macroscopici e impietosi come le guerre e le calamità naturali, alle violenze che sono state rivolte contro le donne e i più deboli, alle malattie e ai l