Un difficile accompagnamento
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUn5pKDtj20-LT94MijiHdoxuOzaRWIh7UviczqoSwkrZYx9zC7nct9O6_uIfYudFIrYfCA22-2E2CESm7pvuN6VTnizASh2fT6q9aSSJYkvp85j1_qfk51VLx6MHs3hUcrd6wmRl2I4-1bn-Z4eOO8vkxmjJxu-xaQLydIvXPd2_TKftYfOO-0pYsXJsM/w640-h426/le-mani-del-dottore-che-tendono-ad-un-paziente-min-1024x683.jpg)
A tanti di noi sarà capitato di accompagnare una persona cara nel suo ultimo viaggio , inevitabile e senza ritorno. Un’esperienza che lascia tracce indelebili nel cuore, anche a distanza di decenni . Niente di più difficile e doloroso, infatti, per chi segue questo viaggio da vicino , affiancando con affetto e dedizione chi attraversa con fatica l’ultimo tratto della sua esistenza. Non ci sono ricette, né vademecum o manuali che possano insegnare le parole giuste da pronunciare, i gesti più idonei da compiere, l’approccio migliore da usare. Solo il buonsenso, la delicatezza, l’affetto, il rispetto dell’altro possono suggerire di volta in volta cosa possa essere più o meno opportuno fare. Una mia cara amica sta vivendo proprio in questi giorni questa triste esperienza di accompagnamento e sto condividendo con lei le sue preoccupazioni, i suoi pensieri, la sua tristezza, il suo senso di impotenza. Ci si sente sempre inadeguati, incapaci , insufficienti, mai all’altezza della situazio