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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

Presunta superiorità

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  Maschilismo, ovvero “presunta" superiorità dell’uomo rispetto alla donna. O meglio:  "Concezione e comportamento secondo cui all'uomo viene riconosciuta una posizione di superiorità , e quindi di privilegio, nei confronti della donna" (lo Zingarelli). Pur essendo tale superiorità, benché riconosciuta, in realtà soltanto “presunta”, e dunque supposta e tutta da verificare, tuttavia chi pensa e agisce da maschilista è convinto che il maschio sia davvero superiore alla femmina , da tutti i punti di vista: per le sue doti fisiche, per i suoi attributi e le sue prestazioni sessuali, per le sue qualità intellettuali, per le sue capacità morali e spirituali, per le sua abilità pratiche e organizzative. E, in nome di tale presunta superiorità, il maschilista difende il predominio dell’uomo sulla donna , considerata a lui inferiore , sia biologicamente che in ogni settore della vita sociale, familiare e personale. Maschilismo si declina con forza fisica , prepotenza, impo

Nuovi tabù

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    È un tema insolito quello che mi accingo ad affrontare, una sorta di tabù che ci vuole coraggio a infrangere... Il termine “tabù” infatti significa proibito ,  intoccabile . Si riferisce a qualcosa che è riservato esclusivamente a pochi, come ciò che è sacro e che è riservato solo a Dio. P recisa lo Zingarelli che il termine   può indicare anche "cosa non nominabile, argomento, tesi che non si possono criticare ". È lento un tabù a morire , e solo con l’evoluzione culturale e l’apertura e il confronto con altre culture può essere accelerato un suo superamento. Ciò conferma che difendere e tramandare un tabù è sempre indice di chiusura mentale, di miopia, di integralismo . Mentre oggi si vanno sgretolando progressivamente, nelle società occidentali, vecchi tabù del passato, nuovi tabù cercano di farsi strada e di imporsi. Evidentemente, quello che non si riesce a superare è l’atteggiamento di fondo: la presunzione cioè che si possano imporre a una popolazione verità

Il silenzio grande

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  “Il silenzio grande” è il titolo dell’ ultimo film di Alessandro Gassman , tratto dall'omonimo romanzo teatrale di Maurizio de Giovanni, e fruibile sulla piattaforma Prime di Amazon; un film che, appena finito, ti viene la voglia di rivedere, per coglierne tutte le sfumature, alla luce della conclusione a sorpresa che la pellicola regala allo spettatore e che non rivelo, insieme ad altri significativi particolari, per rispetto nei confronti di chi non l'ha ancora visto.   Protagonisti del film sono i componenti di una famiglia : il padre, Valerio Primic (Massimiliano Gallo) scrittore affermato e di grande successo; la madre, Rose (Margherita Buy) e i due figli, Adele (Antonia Fotaras) e Massimiliano (Emanuele Linfatti). Completa il nucleo familiare la governante, Bettina (Marina Confalone), che nello svolgimento dei fatti riveste un ruolo centrale. Il tema attorno a cui sembra ruotare la trama del film è la decisione di mettere in vendita la casa, Villa Primic , abitazione d

Vite a rischio

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  Il 2022 è da pochi giorni iniziato e i fatti di cronaca che cominciano a susseguirsi non sono certo rosei e sereni come ci auguravamo brindando all’anno nuovo.  Sono tante infatti le “brutte notizie” che vengono ogni giorno annunciate e che ci preoccupano, in particolare quelle di violenza che più deturpano il volto della nostra società. La Polizia criminale ha appena diramato, sul sito del Ministero dell’Interno , i dati sugli omicidi volontari e la violenza di genere del 2021 e dei primi giorni del nuovo anno, che ci documentano purtroppo un fenomeno in continua crescita (cf. il sito www.interno.gov.it). In soli 10 giorni, nel 2022 , si sono consumati già 5 omicidi volontari in ambito familiare affettivo , con 2 vittime donne.  E non conosciamo ancora i retroscena della misteriosa morte di Liliana Resinovich il cui cadavere è stato rinvenuto chiuso in due grandi sacchi neri con la testa avvolta in due sacchetti trasparenti. Molto improbabile che si tratti di un suicidio, c

Lo adorarono...

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  Mazzolino, Adorazione dei Magi, Galleria Borghese, Roma, 1522 ca   Matteo 2,1-12 Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode,  ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano:  «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei?  Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo».  All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.  Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo,  si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo.  Gli risposero: «A Betlemme di Giudea,  perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda,  non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda:  da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele ». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi,  si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella  e li inviò a Betlemme dicendo:  «Andate e informatevi accuratamente sul bambino  e, quando l'avrete