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Visualizzazione dei post con l'etichetta Noi e gli altri

Buon 2024!

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  “Buon anno” è l’augurio che ci scambiamo con gioia e speranza ogni primo gennaio. Ma nessuno in fondo sa o crede realmente che l’anno che verrà sarà veramente “buono”. Perché, se guardiamo indietro, è inevitabile riconoscere che tutti gli anni che sono già passati non sono stati per nulla buoni come avremmo desiderato e sperato. Eventi drammatici di vario genere sono piombati improvvisamente nel cuore della nostra quotidianità e ci hanno puntualmente sconvolti togliendoci, ogni anno, il respiro e la serenità: guerre, attentati terroristici, inondazioni, terremoti, incendi, frane,  epidemie, femminicidi, stupri, naufragi, incidenti, omicidi, rapimenti… La lista degli orrori che si sono e si stanno ancora consumando sarebbe ancora più lunga e i telegiornali di oggi ne stanno ricostruendo regolari e dettagliati resoconti. Dagli eventi macroscopici e impietosi come le guerre e le calamità naturali, alle violenze che sono state rivolte contro le donne e i più deboli, alle malattie e ai l

Passeggiata a Milano

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  Due giornate a Milano possono bastare per cogliere a grandi linee la bellezza e l’efficienza di questa straordinaria città che definirei “capitale europea”, molto più simile a Bruxelles che a Roma. Posso dire di esserci capitata quasi per caso, o meglio “per dono” , grazie a una circostanza davvero inaspettata che mi ha colto di sorpresa e che ha arricchito la mia vita di nuove relazioni e attenzioni , accrescendo la mia gioiosa spensieratezza che solo da alcuni anni sto cominciando finalmente ad assaporare. L’occasione si è presentata quando sono stata raggiunta da una persona “amica” di cui purtroppo avevo dimenticato l’esistenza, almeno fino a quando la sua iniziativa non ha risvegliato in me ricordi di un passato , di cui avevo perso contezza e consapevolezza, che era stato abitato da incontri e dialoghi, da gesti e atteggiamenti che avevano lasciato tracce autentiche di intesa e di stima reciproca, anche se sepolte in un angolo recondito della memoria . È bastato infatti solo un

Illusioni e realtà

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  Il tentativo con cui spesso combattiamo tutta la vita è voler cambiare le persone da come sono a come vorremmo che fossero, accettandole solo con riserva. Impresa ardua e direi impossibile. Se volessimo infatti avventurarci in un’impresa titanica, dovremmo provare casomai a cambiare noi stess i e il nostro atteggiamento verso di loro, accettandoli per come sono, se ne siamo capaci, o decidendo di allontanarcene , quando la convivenza diventa impossibile e constatiamo una inconciliabilità di caratteri che non riusciamo più a gestire e che diventa fonte di malessere e di dolore per entrambi . In alcuni casi estremi, sarebbe questa forse la scelta più sensata e più onesta. Esiste invece molta gente in questo mondo che si ostina a passare la vita con la convinzione , che io considero una vera e propria fissazione, che prima o poi l’altro si piegherà alle ripetute insistenze , abbandonando le “armi” con cui ha cercato in ogni modo di difendere la propria identità e il suo bisogno di espri