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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Predestinati?

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  Michelangelo, La creazione di Adamo, Particolare, Cappella Sistina   La narrazione degli eventi che portarono Gesù alla morte, così come sono illustrati nel musical Jesus Christ Superstar , lascia aperti alcuni interrogativi cruciali sulla predestinazione e sulla libertà dell’uomo . Nell’opera teatrale, sembra essere Giuda il perno di tutta la storia , e alla rabbia e alla disperazione, che scaturiscono dal pentimento per il suo tradimento, si mescola in lui la convinzione di non avere agito liberamente ma di essere stato usato da Dio per l’attuazione di un suo piano. Come se fosse stato chiamato all'esistenza soltanto per  realizzare quanto Dio aveva stabilito dall’eternità . Tale interpretazione tuttavia non trova riscontro nel testo evangelico .   Si tratta di una libera lettura dei fatti realizzata dal regista , che intercetta però le domande che molti ci facciamo sul confine che esiste tra la nostra libertà e il nostro destino . La Bibbia non affronta esplicitamente il tema

Amazzonia

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Amazzonia è il titolo della mostra di Salgado , fotografo di origini brasiliane, allestita al MAXXI di Roma  e prolungata dal 13 febbraio al 25 aprile 2022, per il grande successo riscosso e il continuo flusso di visitatori. Per comprendere più a fondo la sua opera, consiglio la lettura del post “ Sebasti ã o  Salgado” del 31/07/21  (dal menu in alto a sinistra, voce Archivia) dove illustro, anche se brevemente, molti dei suoi reportage di denuncia che hanno svelato tragedie umanitarie feroci e immani.  La foresta amazzonica , oscura, impenetrabile, crocevia di pericoli di ogni genere, per chi non ne conosce il territorio, si estende su 6 milioni di chilometri quadrati e occupa un terzo del continente sudamericano. Salgado riesce a scandagliarla in ogni suo dettaglio con i suoi scatti fotografici, più di 200, dai quali emerge un grido doloroso e incontenibile: proteggiamola prima che scompaia! Il progressivo processo di deforestazione dell’Amazzonia, soprattutto a partire dal 1970

Jesus Christ Superstar

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  Giovane, attuale, moderno, intramontabile : così possiamo definire il musical che ci fa rivivere gli ultimi giorni della vita di Gesù , realizzato come album da A. L. Webber (con i testi di Tim Rice) nel 1970 e trasformato in film da Norman Jewison tre anni dopo, e in scena in questi giorni al Sistina di Roma, diretto da Massimo Romeo Piparo.   Una boccata d’aria pura in un momento così  difficile e tormentato. I suoi 52 anni di età se li porta proprio bene! La sua colonna sonora continua ad appassionare platee straripanti di spettatori , ammaliati dal ritmo travolgente del rock.  Un rock che affascina e trascina spettatori di tutte le età.   Un rock vincente e avvincente, quello migliore , perché non è solo musica graffiante, che fa rumore e stordisce, ma è melodia e armonia coinvolgente , che lascia un solco nel cuore e che ritorna di continuo alla mente come sottofondo inseparabile della vicenda umana di Gesù che il musical racconta. Una volta erano le sacre rappresentazioni a m

Strage di innocenti

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Erode non è stato il primo e neanche l’ultimo a inondare il mondo di sangue innocente . Quando ordina l’uccisione di tutti i bambini di età inferiore a due anni, lo fa esclusivamente per difendere il suo potere assoluto , sebbene sia ridicolo oltre che grottesco pensare che un bambino possa rappresentare una minaccia per il proprio regno. La schiera dei despoti arroganti ottusi e insensibili è lunga purtroppo e non tende a diminuire. Ogni tiranno , che si sente sminuito dalla libertà e dall’auto determinazione dei popoli, è pronto a schiacciare i propri simili , a cancellarne persino il nome, il ricordo, l'identità, pur di troneggiare e dominare indisturbato il mondo. Nessuno si salva dalla sua furia : uomini e donne, anziani e bambini, sani e malati, tutti trattati come carne da macello, come spazzatura da discarica, come nullità da disprezzare ed eliminare.   Fosse comuni vengono riempite di cadaveri di persone deboli che non hanno voce , che sono impossibilitate a fuggire, ch

Il coraggio di informare

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Seguire una guerra in diretta televisiva ! Chi l’avrebbe mai detto? Ma oggi è così . Almeno per quelle geograficamente a noi più vicine. Perché di molte altre, che si consumano in tante parti del mondo, anche da decenni, non ci perviene alcuna notizia. Pensate per esempio alla guerra in Yemen , un Paese molto povero nella zona più meridionale della penisola  Araba. Dal 2015 vi si combatte una guerra civile tra le più sanguinose, con più di 377.000 morti,  tra cui 7.500 bambini, il 60% delle  vittime a causa della fame e delle malattie. Una guerra sepolta nel silenzio ,  riconosciuta come la peggiore catastrofe umanitaria del mondo! La televisione ha portato nelle nostre case le immagini della devastante guerra che si è combattuta negli anni 90 nella ex Jugoslavia , ma anche le testimonianze strazianti della guerra che si sta ancora combattendo in Siria e sulla quale ormai si sono spenti i riflettori. Lo squallore della città di Aleppo, in Siria, rasa al suolo Si, perché purtroppo i gi