Strage di innocenti


Erode non è stato il primo e neanche l’ultimo a inondare il mondo di sangue innocente.

Quando ordina l’uccisione di tutti i bambini di età inferiore a due anni, lo fa esclusivamente per difendere il suo potere assoluto, sebbene sia ridicolo oltre che grottesco pensare che un bambino possa rappresentare una minaccia per il proprio regno.

La schiera dei despoti arroganti ottusi e insensibili è lunga purtroppo e non tende a diminuire.

Ogni tiranno, che si sente sminuito dalla libertà e dall’auto determinazione dei popoli, è pronto a schiacciare i propri simili, a cancellarne persino il nome, il ricordo, l'identità, pur di troneggiare e dominare indisturbato il mondo.


Nessuno si salva dalla sua furia: uomini e donne, anziani e bambini, sani e malati, tutti trattati come carne da macello, come spazzatura da discarica, come nullità da disprezzare ed eliminare. 

Fosse comuni vengono riempite di cadaveri di persone deboli che non hanno voce, che sono impossibilitate a fuggire, che soffrono già per le loro condizioni precarie: malati oncologici, portatori di handicap, mamme in procinto di partorire, pazienti in cura o operate nelle strutture ospedaliere, bombardate senza pietà.

Ospedale pediatrico di Mariupol

Ogni sentimento di compassione è bandito, anche di fronte ai più deboli e ai più piccoli! Neanche i bambini riescono a fermare la mano omicida che tiene sotto controllo la regia di questa immane brutalità.

Nessuno, degli efferati carnefici di cui è disseminata la storia di tutti i tempi, ha ritegno davanti alla fragilità disarmata e disarmante dei bambini che non sanno neppure cosa sia la guerra, che non hanno neanche la minima idea di cosa significhi realmente uccidere, massacrare, annientare un essere umano, una famiglia, un popolo. 

Per loro questi termini rappresentano al massimo solo gli step di un gioco che li appassiona su YouTube e che li fa ridere e divertire.

Ma Erode invece esiste veramente. La violenza, la guerra, la morte sono pagine di questa orribile storia che l’uomo di ogni epoca sceglie follemente di riscrivere.

E così, in ogni angolo della terra, improvvisamente Erode riappare e decide di interrompere i giochi dei bambini, di seppellire tra le macerie i loro giocattoli, di macchiare di sangue i loro peluche e i loro tricicli.


È straziante ogni morte violenta ma la violenza sui bambini non si può tollerare! Supera ogni limite di sopportazione.

Quella dell’orco non è soltanto una favola. È una cruda realtà. Lo sappiamo bene. Ma non è questa l’età per scoprirlo... Non è giusto! È troppo presto per capire tutto della vita!

I dati ci dicono che negli ultimi 10 anni sono stati uccisi o mutilati nel mondo più di 93.200 bambini a causa dei conflitti, e che questa ennesima sporca guerra ucraina conta già tra i suoi morti centinaia di piccoli innocenti.

Questo post tuttavia non ha lo scopo di analizzare i dati statistici relativi all'infanzia martoriata dalle guerre, benché i numeri ci aiutino a comprendere la vastità e la gravità del problema. 

Queste povere parole vogliono solo esprimere la tristezza profonda che invade l’animo umano al pensiero che proprio i più fragili e indifesi possano divenire bersaglio di così tanta violenza.


Sono solo un omaggio, che parte dal cuore, rivolto a tutti i bambini morti, mutilati o traumatizzati. Un grido di dolore che in tanti condividiamo attoniti e impotenti. Un lamento, un pianto, un pensiero persistente che non dà pace: tutto questo non doveva accadere! 

Nella liturgia dei santi innocenti, che celebriamo il 28 dicembre, sentiamo proclamare queste parole del profeta Geremia: «Una voce si ode a Rama, un lamento e un pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, e non vuole essere consolata per i suoi figli, perché non sono più» (Ger 31,15).

Non siamo più capaci di parlare davanti a tanto dolore incontenibile e inconsolabile. La nostra voce si inceppa. E ci rimane solo il silenzio e una profonda costernazione.

Perché qualcuno ha deciso crudelmente, senza alcun ripensamento o scrupolo, di scandalizzare questi piccoli, di infrangere i loro sogni, di spazzare via la loro spensieratezza che è stata cancellata per sempre.

Perché qualcuno ha avuto persino la temerarietà di torturarli, di uccidere le loro madri davanti ai loro occhi, di calpestare i loro corpicini dilaniati.

Perché qualcuno non si è fatto scalfire dai loro sguardi terrorizzati, dalle loro grida strazianti, dalle loro membra tremanti. E ha osato l’impensabile: falciare brutalmente, con un solo colpo, la loro tenera esistenza.


Come si potrà mai spiegare ai piccoli sopravvissuti quanto è accaduto in questi orribili giorni davanti ai loro occhi?

È difficile immaginare che un essere umano a mente lucida possa compiere un simile sacrilegio.

Bisogna essere drogati, ubriachi, fuori di testa per macchiarsi di orrori così efferati. 

Ecco cosa diventano gli uomini in guerra: pazzi e insensibili, mostri e orchi per i propri simili. 

Davanti ai bambini tutti ci sentiamo intenerire il cuore. 

Se mettessimo al posto di queste foto quelle dei nostri figli e dei nostri nipotini, sentiremmo bollirci il sangue nelle vene.


Chi ha la responsabilità di questo abominio, se ha ancora un briciolo di coscienza, dovrà sentirne il rimorso per tutta la vita per poterne espiare la colpa. Nella speranza che arrivi anche la condanna dei tribunali della storia.



Commenti

  1. Carissima Aurora, la cosa che più mi turba, da credente, è l'appoggio incondizionato e altrettanto efferato del patriarca Kirill. Incita, secondo le varie informazioni, a continuare la guerra per amore patriottico verso la grande madre Russia. Non ho altro da aggiungere; ogni commento non trova soluzione. Purtroppo!

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  2. In questa triste Pasqua di morte e desolazione, i rappresentanti del governo, i giornalisti, i politologi, anziché parlare parlare parlare, farebbero bene a riflettere sulla precarietà di questo mondo e su cosa ognuno di noi potrebbe fare per fermare questo conflitto.
    E poi accade purtroppo che, all’interno del settore religioso, una falange, invece che lavorare sulla difesa della dignità umana, sul rispetto della vita e sulla cooperazione tra i popoli, si è fatta ridurre al rango di larva strisciante e appoggia vilmente questa guerra ...
    Proprio quel settore che dovrebbe ripudiare la violenza, l’odio, la discriminazione delle diversità, la soppressione delle libertà è diventato il nemico numero uno, colui che appoggia il carnefice, colui che avalla le ignominie.
    Già da tempo le chiese erano corrotte, gli sforzi del santo padre, tesi a smussare le differenze, ad unire tutti i fedeli sotto un unico credo sono fallite.
    La stessa chiesa cattolica, la sola che potrebbe mediare, fermare la rovina, è divisa, corrotta, diverse falangi al suo interno si remano l’un l’altra contro, mentre classi politiche ridicolmente e ignorantemente naziste alimentano falangi di folli e immaturi con sete di protagonismo, cresciuti a videogiochi, liti e separazioni.

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  3. La guerra è un orrore per piccini, grandi e per tutti gli esseri viventi, auguriamoci che finisca, ma mi sembra che stiamo andando sempre di più verso la guerra mondiale, auguriamoci con tutte le forze del bene che non accada! Luana

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