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Visualizzazione dei post con l'etichetta Diritti umani

Nella mia tasca sinistra

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  Grazia Le Mura, sociologa e missionaria in Africa, ha recentemente pubblicato un nuovo libro.    “Nella mia tasca sinistra” è il suo titolo. Dopo le numerose opere di sociologia pastorale , frutto di impegnativi studi specialistici e di esperienze dirette sul campo, che hanno offerto, specie alle parrocchie, preziosi strumenti di indagine, di conoscenza e di intervento sul territorio , oggi Grazia si ripresenta ai suoi lettori con un’opera sui generis, un romanzo, che è tuttavia storia reale , intreccio di volti incontrati e di storie condivise. Il racconto si nutre delle vicende accadute a tante donne del continente africano ma così terribilmente simili, per molti aspetti, a quelle delle donne del nostro continente.  In esso confluiscono i suoi trent’anni vissuti in missione, senza soste e senza interruzioni, nella terra del Burkina Faso . Il titolo del romanzo , enigmatico e provocatorio allo stesso tempo , già da solo incuriosisce e invita alla lettura.  G...

Il valore più grande

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Mi hanno insegnato che la vita è il valore più grande che esista , il diritto più universale e indispensabile da rivendicare e da difendere, il bene più essenziale che va necessariamente garantito a ogni essere umano e che va messo sempre al primo posto, costi quel che costi.  L’ho letto sui libri su cui ho studiato per decenni, l’ho ritrovato sulle carte costituzionali nazionali e internazionali frutto del progresso culturale di molti popoli e Stati, l’ho sentito enunciare a organismi politici mondiali come principio inviolabile, indiscutibile e non negoziabile. “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della sua persona”, ONU, Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 3 L’ho insegnato ai miei studenti come una verità assoluta e intoccabile , suscitando tra di loro accesi e appassionati dibattiti… Eppure i fatti ci dimostrano ogni giorno il contrario , riducendo questo grandioso enunciato in un bel proclama teorico e astratto e in un’enorme e col...

C'era una volta

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  C’era una volta un piccolo paese sperduto tra le montagne,  dove tutti vivevano sereni e soddisfatti del loro lavoro. Un giorno dei prepotenti decisero di raderlo al suolo e di sostituirlo con un grande bacino d’acqua. Inutili furono le proteste dei suoi abitanti che lottarono con coraggio contro l’arroganza, l’ambiguità e la prepotenza del potere. Alla fine dovettero desistere e arrendersi, assistendo alla cancellazione delle loro case, del loro lavoro, della loro storia . Quella che ho iniziato a raccontare non è una favola. Purtroppo è la nuda e cruda realtà che non ha nulla di poetico, di idilliaco, di fiabesco.   È la storia vissuta alla fine degli anni 40 del novecento da un piccolo paese al confine con l’Austria di nome Curon che fu completamente raso al suolo per la costruzione di una diga . Il progetto, risalente ai tempi dell’impero austro ungarico, venne ripreso ed eseguito dall'impresa milanese Montecatini dopo la seconda guerra mondiale, poiché dal 19...