Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Le cose che contano

Vi chiedo perdono!

Immagine
  In occasione dell’80° anniversario della strage di Marzabotto, il presidente Sergio Mattarella e il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier , legati da una sincera e solida amicizia, si sono incontrati il 5 ottobre per celebrare insieme la memoria di uno dei più efferati eccidi del nazismo, consumatosi tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944, in un’Italia stremata dalla guerra e dall'ottuso dispotismo delle dittature. Circa 800 le vittime in così pochi giorni, tra cui più di 300 donne e 200 bambini, anche neonati . La pietà e l’umanità infatti non appartengono ai carnefici che eseguono ciecamente e a mente fredda i crimini più spietati. Le parole pronunciate dal Presidente tedesco sono state forti e per nulla scontate e hanno toccato il cuore dei parenti delle vittime presenti alla cerimonia e di chi, come me, ha avuto la possibilità di ascoltarlo tramite i media. “ Fivizzano, Marzabotto, le Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Civitella, in tutte queste località le...

Una vacanza indimenticabile

Immagine
  Alla fine di questa torrida asfissiante estate, continuo a ripensare ogni giorno, con gioia e gratitudine, alla mia breve rilassante vacanza vissuta come un sogno a fine luglio sulla Costa Azzurra, una vera oasi di rare bellezze e di relax che rimarrà per sempre impressa nei miei ricordi. Poche giornate, ma intense, ho riservato a questo viaggio sorprendente e insolito per me che non sono affatto un’amante delle partenze perché le trovo troppo faticose e stancanti, specie nella stagione estiva.  La piccola cittadina di Cagnes-sur-Mer mi ha accolto con la sua pace rilassante e con l’affetto della mia cara amica Christiane che mi ha ospitato con tanta gentilezza e generosità. La deliziosa città di Nizza è stata la meta più frequentata e scandagliata in molte sue originali particolarità , ma da lì l’orizzonte si è aperto verso altre mete altrettanto indimenticabili e suggestive come Antibes , con la sua spiaggia affollata di bagnanti, il suo Forte quadrato, il suo porto, gli i...

Un difficile accompagnamento

Immagine
  A tanti di noi sarà capitato di accompagnare una persona cara nel suo ultimo viaggio , inevitabile e senza ritorno. Un’esperienza che lascia tracce indelebili nel cuore, anche a distanza di decenni . Niente di più difficile e doloroso, infatti, per chi segue questo viaggio da vicino , affiancando con affetto e dedizione chi attraversa con fatica l’ultimo tratto della sua esistenza. Non ci sono ricette, né vademecum o manuali che possano insegnare le parole giuste da pronunciare, i gesti più idonei da compiere, l’approccio migliore da usare. Solo il buonsenso, la delicatezza, l’affetto, il rispetto dell’altro possono suggerire di volta in volta cosa possa essere più o meno opportuno fare. Una mia cara amica sta vivendo proprio in questi giorni questa triste esperienza  di accompagnamento e sto condividendo con lei le sue preoccupazioni, i suoi pensieri, la sua tristezza, il suo senso di impotenza. Ci si sente sempre inadeguati, incapaci , insufficienti, mai all’altezza della...

Lascia correre!

Immagine
  L’indimenticabile e intramontabile canzone dei Beatles, “Let it be”, penso possa essere la migliore colonna sonora di alcune fasi della nostra vita.  Scritta da Paul McCartney nel 1970 , è ispirata a un suo sogno nel quale la madre , morta di  cancro 14 anni prima, invita il figlio , preoccupato per le tensioni sorte all'interno della Band, a lasciar correre perché le cose si sarebbero sicuramente presto sistemate. E infatti è proprio questo in sintesi il suo significato : l ascia correre, non interferire, lascia che le cose facciano il loro corso…  Quante volte l’abbiamo cantata facendoci cullare dall’armonia delle sue note ma senza prestare forse la dovuta attenzione al significato delle sue parole, o senza addirittura comprenderle né condividerle fino in fondo. Ci sono momenti infatti del nostro percorso umano in cui faremmo volentieri a meno di suggerimenti di questo tipo, perché li percepiamo come rinunciatari , vili, infruttuosi per...

Il ritorno

Immagine
  In un tempo in cui la vita umana sembra non avere più valor e, perché le guerre, le violenze, le torture, la privazione della libertà, sono usate ogni giorno come armi impietose e crudeli per violarla e cancellarla, la testimonianza sofferta di chi lotta con tutte le sue forze per rimanere aggrappato a essa , sia pure solo a un suo piccolo lembo, ci ricorda tutta la preziosità di questo dono che ci viene concesso sempre gratuitamente e, non dimentichiamolo, solo temporaneamente. Nessuno infatti può mai sapere fino a quando gli sarà concesso viver e. E per questo dovremmo essere grati alla vita tutti i giorn i in cui ci è dato di aprire gli occhi e di rimetterci in piedi. È quanto ha toccato pesantemente con mano Giovanni Allevi che, dopo due anni di sosta forzata in ospedale per curarsi da un mieloma , un terribile male piombatogli addosso come un fulmine, è ritornato a esibirsi davanti al suo pubblico, in occasione del Festival di Sanremo , suonando Tomorrow (Domani), un brano...