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Visualizzazione dei post con l'etichetta Papa Francesco

Benedizione

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Il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate , come ogni anno Piazza San Pietro si è trasformata in una grande fattoria dove animali di ogni genere scorrazzavano tranquilli, tenuti al guinzaglio dai loro padroni, “partecipando” a una cerimonia sacra organizzata e preparata proprio per loro: la benedizione degli animali . Sant’Antonio Abate, egiziano, eremita e fondatore del monachesimo cristiano,  che visse a cavallo tra il terzo e il quarto secolo,  nonostante la sua vita austera,  per più di cento anni, è infatti riconosciuto dalla chiesa cattolica come il protettore degli animali e raffigurato spesso con un maialino accanto . Quello che si svolge ogni anno, non solo in Italia, è un rito antico che si celebra in molte località del Paese, e non solo nelle zone di campagna, fuori o dentro le chiese, per sottolineare l’importanza che gli animali hanno per il sostentamento dell’uomo e la necessità che essi siano “protetti” anche dall’Alto per continuare a svolgere il loro ruolo. Così u

Nel cuore dell'Asia

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  Tra i connotati che caratterizzano questo Papa, c’è sicuramente il suo sorriso e la sua spontaneità che lo rendono amabile alle persone semplici.  I dotti, invece, e i professoroni si sentono disturbati e sono indispettiti proprio da queste sue qualità che lo “declasserebbero” a un livello troppo popolare, non adatto al suo ruolo di “Monarca” dello Stato pontificio e di “Vicario” di Cristo. E i viaggi impegnativi e faticosi, che intraprende alla veneranda età di quasi 87 anni e che ci lasciano sorpresi e sbalorditi,  sono proprio una dimostrazione della sua trasparenza d'animo e della sua semplicità di cuore. L’ultimo suo viaggio poi ci ha lasciato interdetti e senza parole! Nonostante i suoi acciacchi invalidanti e le serie difficoltà di deambulazione, non ha esitato a raggiungere l’altra parte del mondo, spingendosi fino al cuore del continente asiatico , nel “piccolo” Stato della Mongolia , che lambisce con i suoi confini i due colossi della politica dell’Est, Russia e Cina,

Tenerezza e grandezza

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  Vi racconto una storia tenerissima eppure grandiosa , maestosa, gigantesca, per la portata del suo significato e per l’importanza dei suoi protagonisti . Un tale legge su un quotidiano di rilievo l’intervista a una anziana signora , dalla quale traspare un vissuto di intenso dolore, di estremo coraggio, di impensabile speranza . Ne rimane profondamente colpito e decide così di rintracciarla , andando alla ricerca di un suo contatto, per chiederle la possibilità di un incontro personale .  Trovata in lei tanta apertura e disponibilità, fissa un appuntamento, e nel giorno e nell’ora stabilita si presenta alla sua porta. Lei si avvicina con trepidazione all’uscio di casa e aprendolo si trova davanti proprio quella persona che l’aveva cercata. Incredibile! Non avrebbe mai immaginato che la telefonata ricevuta si sarebbe materializzata davvero in un incontro così ravvicinato.  Grandissima è la commozione e la gioia di entrambi. Sembra l’incontro tra due persone amiche che si ritrovano

Religioni e fraternità

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  Siamo giunti all’ ultimo capitolo dell’enciclica Fratelli tutti , dal titolo  Le religioni a servizio della fraternità nel mondo , dedicato al contributo indispensabile che le religioni tutte sono chiamate a offrire per la costruzione della fraternità universale e la difesa della giustizia. Riconoscere Dio come Padre di tutti è il fondamento per il raggiungimento di questo obiettivo, che la ragione da sola non è in grado di supportare. Solo riconoscendo l’esistenza di una verità che trascende tutti, sarà possibile garantire giusti rapporti tra gli uomini. Al contrario, ci sarà sempre qualcuno che prenderà il posto di Dio e si sentirà autorizzato a imporre agli altri il proprio potere. I totalitarismi ne sono una conferma (271-273). Estromettere Dio dalla società porta all’ adorazione degli idoli , alla privazione della libertà religiosa e di coscienza, e a ogni brutalità contro la dignità della persona (274). In un mondo in cui dilaga la crisi religiosa, la cultura dell’indiv

Percorsi di un nuovo incontro

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Il percorso che Papa Francesco traccia nel settimo capitolo di Fratelli tutti , indispensabile per dare un nuovo volto all’umanità e garantirle un futuro, è segnato da quattro pietre miliari: la verità, la pace, il perdono, la memoria. La verità   Bisogna innanzitutto “partire dalla verità, chiara e nuda” (226). Solo riconoscendo la verità storica dei fatti si può giungere alla riconciliazione e al perdono.  Non bastano “gli accordi di pace sulla carta” (226). È necessario che “le famiglie distrutte dal dolore” sappiano cosa “è successo ai loro parenti scomparsi”; è necessario che sia svelata la verità sui “minori reclutati dagli operatori di violenza”, sulle “donne vittime di violenza e di abusi” (227). La pace E' sulla verità che si fonda la pace. Costruire la pace è un lavoro artigianale che coinvolge molte persone, istituzioni comprese, e che impegna tutti coloro che vogliono perseguire lo stesso obiettivo: scegliere “il primato della ragione sulla vendetta” (231).  Tutti posso