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Visualizzazione dei post con l'etichetta Politica e istituzioni

Dai diritti ai delitti

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  Sono anni che seguiamo con ansia e apprensione l’evolversi dei conflitti più “vicini” a casa nostra , quelli che hanno quasi raso al suolo l’ Ucraina e la striscia di Gaza e, constatando impotenti la risoluta e crescente ostinazione dei loro promotori, ci sembra che il mondo intero stia crollando . Gli stessi ingenui, maldestri e interessati tentativi di pacificazione appaiono non solo deboli e fallimentari ma addirittura mere inconsistenti finzioni. Eppure, solo un poco più lontano dai nostri ristretti orizzonti, guerre altrettanto feroci e devastanti si combattono da decenni senza alcuna considerazione o mediazione delle altre nazioni e senza alcun tentativo di risoluzione. Sicuramente perché sono molti i Paesi del mondo che traggono profitto da questi conflitti . L’Africa è il continente più esplosivo del pianeta nel quale sono in corso da tempi remoti numerosi conflitti che determinano condizioni di vita desolanti e vergognose per intere popolazioni. Il Congo è uno dei pa...

Il coraggio della pace

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Non posso fare a meno di pensare sempre più intensamente in questi giorni a una delle ultime figure profetiche dei nostri tempi, Don Tonino Bello , vescovo di Molfetta e Presidente di Pax Christi, che nel 1992 , sebbene sopraffatto da un male incurabile che gli aveva pesantemente deturpato il corpo e che l’avrebbe inesorabilmente stroncato quattro mesi dopo, si mise in viaggio, insieme ad altri coraggiosi messaggeri di pace, verso la Bosnia , martoriata ormai da otto mesi dalle milizie serbe. Don Tonino Bello in Bosnia Il gruppo di circa 500 persone (laici credenti e non credenti, giovani e anziani, uomini e donne) guidato da lui e dal vescovo di Ivrea Luigi Bettazzi, suo amico con cui condivideva gli stessi ideali sociali e pastorali, partì da Ancona il 7 dicembre a bordo del Liburnija per affrontare un viaggio per nulla facile , andando incontro a rischi e a pericoli di ogni genere, dalla terribile tempesta sull’Adriatico, che diede per dispersa l’imbarcazione per molte ore, ai bomb...

Vi chiedo perdono!

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  In occasione dell’80° anniversario della strage di Marzabotto, il presidente Sergio Mattarella e il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier , legati da una sincera e solida amicizia, si sono incontrati il 5 ottobre per celebrare insieme la memoria di uno dei più efferati eccidi del nazismo, consumatosi tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944, in un’Italia stremata dalla guerra e dall'ottuso dispotismo delle dittature. Circa 800 le vittime in così pochi giorni, tra cui più di 300 donne e 200 bambini, anche neonati . La pietà e l’umanità infatti non appartengono ai carnefici che eseguono ciecamente e a mente fredda i crimini più spietati. Le parole pronunciate dal Presidente tedesco sono state forti e per nulla scontate e hanno toccato il cuore dei parenti delle vittime presenti alla cerimonia e di chi, come me, ha avuto la possibilità di ascoltarlo tramite i media. “ Fivizzano, Marzabotto, le Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Civitella, in tutte queste località le...

Gaza: un'ecatombe!

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  “Avanti fino alla distruzione totale!” . Con queste terribili parole Netanyahu ha svelato nei giorni scorsi le sue bieche intenzione sulla striscia di Gaza , vanificando ogni sforzo e ogni speranza di risoluzione del conflitto che da più di quattro mesi sta massacrando il popolo palestinese inerme e innocente . Preso da un incontrollato zelo vendicativo e distruttivo , cieco e sordo di fronte a tanto dolore e disperazione, il Presidente israeliano sta facendo piazza pulita di tutto , spazzando via abitazioni e infrastrutture, compresi ospedali, scuole, luoghi di culto, terreni agricoli. Eliminare Hamas a tutti i costi, scovando i suoi nascondigli e intercettando i percorsi sotterranei che attraversano l’intero territorio palestinese giungendo a pochi metri dal confine israeliano, e che costituiscono la più insidiosa minaccia per Israele: ecco il suo obiettivo . E se il prezzo fosse pure l’eliminazione di un popolo , la sua decimazione, la sua cancellazione, egli considererebbe tu...

Piano Mattei?

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Inizio la mia riflessione a partire da una breve storia drammatica e profondamente vera , metafora della vita e delle relazioni tra i comuni mortali e i potenti. Non so se vi è mai capitato di leggerla. Ce la consegna un uomo che ne è il testimone oculare e che così la racconta. Tornando dalle sue consuete battute di caccia, dà sempre ai suoi due cani affamati un catino pieno di zuppa , così abbondante da poterne sfamare anche cinque. “Una volta - dice - vidi entrare un piccolo gattino, così magro, affamato, debole . Aveva una gran paura, e si avvicinò piano piano. Guardò ancora i cani, fece un miagolio e appoggiò una zampina al bordo del catino . Il bracco tedesco gli dette un colpo lanciando il gattino a tre o quattro metri , con la spina dorsale rotta. Questo episodio mi fece molta impressione. Ecco, noi siamo stati il gattino, per i primi anni…”. A raccontare questo tristissimo episodio, nel marzo del ‘61, è il grande imprenditore Enrico Mattei, fondatore dell’ENI , che negli anni...