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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Tre anni fa

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  Oggi 26 gennaio è la vigilia della triste commemorazione dell’Olocausto , che non finiremo mai di ricordare tra i più orribili massacri e genocidi della storia.  “Ricordiamo perché non si ripeta”, diciamo, mentre in realtà altri orribili massacri si consumano sotto i nostri occhi. Dunque, mi sono detta, è meglio che ognuno ricordi per sé, al di là di ogni retorica. Mi perdonerete, pertanto, se non è a questo tema che oggi ispirerò le mie riflessioni e se questa volta invece scriverò di qualcosa che mi riguarda personalmente. Sì, perché giusto il 26 gennaio ha un particolare piccolo significato per me. Proprio in questo giorno di tre anni fa, infatti, mi lanciavo, con un pizzico di timidezza e di insicurezza, in una nuova “impresa”: la creazione di questo mio blog che non a caso ho voluto intitolare  “ Ricomincio ” . Non avevo alcuna competenza tecnica specifica, non sapevo da dove avrei potuto cominciare, e soprattutto mi faceva una grande paura il solo pensiero di prendere un impegn

Benedizione

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Il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate , come ogni anno Piazza San Pietro si è trasformata in una grande fattoria dove animali di ogni genere scorrazzavano tranquilli, tenuti al guinzaglio dai loro padroni, “partecipando” a una cerimonia sacra organizzata e preparata proprio per loro: la benedizione degli animali . Sant’Antonio Abate, egiziano, eremita e fondatore del monachesimo cristiano,  che visse a cavallo tra il terzo e il quarto secolo,  nonostante la sua vita austera,  per più di cento anni, è infatti riconosciuto dalla chiesa cattolica come il protettore degli animali e raffigurato spesso con un maialino accanto . Quello che si svolge ogni anno, non solo in Italia, è un rito antico che si celebra in molte località del Paese, e non solo nelle zone di campagna, fuori o dentro le chiese, per sottolineare l’importanza che gli animali hanno per il sostentamento dell’uomo e la necessità che essi siano “protetti” anche dall’Alto per continuare a svolgere il loro ruolo. Così u

Salviamo i bambini!

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  Al binario 1 della Stazione Centrale di Praga, si intravede a distanza un piccolo gruppo di persone , un uomo con due bambini. Ma non si tratta di passeggeri in attesa di un treno in arrivo o in partenza dalla banchina, ma di un’opera scultorea in bronzo , insolita e particolarmente espressiva.  Un giovane tiene in braccio un bambino, fiduciosamente abbandonato sulla sua spalla, e una bambina, al suo fianco, esprime una profonda malinconia e tristezza con il suo sguardo perso nel vuoto. Si potrebbe pensare a una statua allegorica, in tema col luogo in cui si trova collocata. In realtà, però, è un vero e proprio “documento storico” , la testimonianza di un evento effettivamente accaduto, un tributo commemorativo a un uomo valoroso che molti anni fa si è distinto per la sua straordinaria sensibilità e per il suo grande cuore. Nicholas Winton è il suo nome, operatore di Borsa a Londra, battezzato, di lontane origini ebraiche e di nazionalità britannica, che tra il Natale del 1938 e il

Il bello che c'è

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  Voglio iniziare l’anno all’insegna della positività e dell’ottimismo, nonostante attorno a noi segnali di insensatezza e di delirio si facciano sempre più cupi e disastrosi. Tra le moltissime buone notizie che ci spronano a credere in possibilità più lungimiranti e costruttive, ce n’è una particolarmente straordinaria e “miracolosa” che ci contagia di gioia e di speranza e che ci conferma che l’impossibile a volte può diventare davvero reale, concreto, tangibile. La buona notizia è la rinascita, da 15 anni a questa parte, del rione Sanità di Napoli, un tempo luogo di spaccio e di criminalità , in cui il malaffare dilagava fiorente e indisturbato, e che oggi invece risplende in tutta la sua bellezza come fiore all’occhiello del capoluogo campano e dell’intero Paese . Un esempio virtuoso, questo, che grida a tutti in modo inequivocabile come si possa sconfiggere il degrado e la povertà quando c’è la volontà di cambiare e quando si imboccano le strade giuste. All’origine di questa rivo