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Visualizzazione dei post con l'etichetta La vita nel cinema

Uomini e dei

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Il Museo egizio di Torino, secondo a livello mondiale solo a quello del Cairo, vanta l’esposizione di 40 mila reperti archeologici, tra cui il Papiro delle miniere d’oro, che è la mappa stradale più antica al mondo, e il Papiro dei re, che contiene l’elenco dei Faraoni e dei Re d’Egitto. A duecento anni dalla sua apertura, è stato realizzato un suggestivo documentario che ne racconta la storia e i suoi misteri, dal titolo “Uomini e dei. Le meraviglie del Museo Egizio”. È stato proiettato nelle sale cinematografiche soltanto nei giorni 12 e 13 marzo, con un’affluenza di pubblico non proporzionata all’importanza dell’evento e alla qualità del prodotto, probabilmente per una sua non adeguata pubblicizzazione. All’origine di questa grandiosa idea c’è una esperta giornalista e regista italiana, che con quest’opera a mio avviso ha toccato l’apice della sua carriera finora costruita. Didi Gnocchi è il suo nome . Esordiente come giornalista della carta stampata, si dedica in seguito al giorna

Salviamo i bambini!

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  Al binario 1 della Stazione Centrale di Praga, si intravede a distanza un piccolo gruppo di persone , un uomo con due bambini. Ma non si tratta di passeggeri in attesa di un treno in arrivo o in partenza dalla banchina, ma di un’opera scultorea in bronzo , insolita e particolarmente espressiva.  Un giovane tiene in braccio un bambino, fiduciosamente abbandonato sulla sua spalla, e una bambina, al suo fianco, esprime una profonda malinconia e tristezza con il suo sguardo perso nel vuoto. Si potrebbe pensare a una statua allegorica, in tema col luogo in cui si trova collocata. In realtà, però, è un vero e proprio “documento storico” , la testimonianza di un evento effettivamente accaduto, un tributo commemorativo a un uomo valoroso che molti anni fa si è distinto per la sua straordinaria sensibilità e per il suo grande cuore. Nicholas Winton è il suo nome, operatore di Borsa a Londra, battezzato, di lontane origini ebraiche e di nazionalità britannica, che tra il Natale del 1938 e il

C'è ancora domani

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  Un coro unanime si leva a ogni fine proiezione per commentare “C’è ancora domani”, opera prima di Paola Cortellesi, valida attrice, irresistibile comica, insuperabile imitatrice, esperta cantante, abile sceneggiatrice, e ora anche regista di grande spessore: “brava, brava, brava!” Si potrebbero usare mille qualifiche per definire la competenza e l’originalità di questa artista dalla personalità poliedrica, all’altezza della situazione in qualunque contesto la si osservi, che ha dimostrato ancora una volta le sue indiscutibili doti anche in questo suo sorprendente esordio da regista. Ma tutti gli elogi che potremmo rivolgerle confluirebbero in questo solo semplice ma inequivocabile aggettivo: brava, anzi bravissima.  Infatti, oltre all'argomento delicato , impegnativo e coraggioso che ha scelto di trattare e la prospettiva costruttiva e per nulla prevedibile e scontata entro cui ha voluto collocarlo, quello che colpisce è la maestria e l’assoluta unicità che ha dimostrato nella

Perché solo uomini?

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  Nata per “sbaglio” nel 1902, da una ragazza madre abbandonata al suo destino dalla famiglia. Affidata alle suore come un errore scandaloso da nascondere e di cui vergognarsi , obbedendo a una prassi che, a seconda dei contesti, si protrae inalterata fino a oggi. Data illegalmente in adozione a una coppia anaffettiva , mentre la giovane madre , che non riesce a ritrovarla, muore di crepacuore .  Privata del suo nome, insieme alle sue origini e alla sua identità.  Sradicata dalla sua terra e catapultata in un continente che le farà perdere ogni traccia del suo passato.  Ci sono tutti gli ingredienti per una vita fallimentare e per una esistenza buia, anonima e infelice. E invece no! Da tanto dolore, ingiustizia e abbandono si erge una personalità forte e determinata , che non si fa schiacciare dal male, che non si ferma davanti agli ostacoli, che combatte con ogni mezzo legittimo per raggiungere i suoi obiettivi . La molla della sua battaglia sarà la sua spiccata e indiscutibile vocazi