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Visualizzazione dei post con l'etichetta Le cose che contano

Una coppia esemplare

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  Vorrei stemperare il dolore dell’ultimo fatto di cronaca che ci ha sconvolto la scorsa settimana, e che ancora oggi ci portiamo dentro con le sue tinte scure e tenebrose che parlano di sopraffazione, di violenza e di sangue, con una storia bella, serena, esemplare, intessuta di amore, di accoglienza, di speranza, di futuro . La storia di cui scrivo non grida questa volta  sete di possesso, di prepotenza, di prevaricazione, ma volontà determinata di donazione, di rispetto, di condivisione profonda . Perché l’umanità non è poi così mostruosa come alcuni suoi membri potrebbero farci credere. Per fortuna essa preserva e custodisce dentro di sé, nonostante tutto, tanti aspetti nobili propri della sua vera natura, che sono la bellezza, la gentilezza, l’altruismo, la solidarietà , imprevedibili molte volte, ma che le appartengono a pieno titolo e che esprimono al meglio la sua anima. Questa storia che ha attirato recentemente la mia attenzione riguarda persone comuni, normali . Tutti ne

Passeggiata a Milano

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  Due giornate a Milano possono bastare per cogliere a grandi linee la bellezza e l’efficienza di questa straordinaria città che definirei “capitale europea”, molto più simile a Bruxelles che a Roma. Posso dire di esserci capitata quasi per caso, o meglio “per dono” , grazie a una circostanza davvero inaspettata che mi ha colto di sorpresa e che ha arricchito la mia vita di nuove relazioni e attenzioni , accrescendo la mia gioiosa spensieratezza che solo da alcuni anni sto cominciando finalmente ad assaporare. L’occasione si è presentata quando sono stata raggiunta da una persona “amica” di cui purtroppo avevo dimenticato l’esistenza, almeno fino a quando la sua iniziativa non ha risvegliato in me ricordi di un passato , di cui avevo perso contezza e consapevolezza, che era stato abitato da incontri e dialoghi, da gesti e atteggiamenti che avevano lasciato tracce autentiche di intesa e di stima reciproca, anche se sepolte in un angolo recondito della memoria . È bastato infatti solo un

Illusioni e realtà

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  Il tentativo con cui spesso combattiamo tutta la vita è voler cambiare le persone da come sono a come vorremmo che fossero, accettandole solo con riserva. Impresa ardua e direi impossibile. Se volessimo infatti avventurarci in un’impresa titanica, dovremmo provare casomai a cambiare noi stess i e il nostro atteggiamento verso di loro, accettandoli per come sono, se ne siamo capaci, o decidendo di allontanarcene , quando la convivenza diventa impossibile e constatiamo una inconciliabilità di caratteri che non riusciamo più a gestire e che diventa fonte di malessere e di dolore per entrambi . In alcuni casi estremi, sarebbe questa forse la scelta più sensata e più onesta. Esiste invece molta gente in questo mondo che si ostina a passare la vita con la convinzione , che io considero una vera e propria fissazione, che prima o poi l’altro si piegherà alle ripetute insistenze , abbandonando le “armi” con cui ha cercato in ogni modo di difendere la propria identità e il suo bisogno di espri

Solo canzonette?

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  16 maggio 2020, Diodato canta all'Arena di Verona, deserta per il Covid “Ci vorrebbe un miracolo, ma non so proprio a chi chiederlo…” Così esordisce Diodato in uno dei suoi recenti pezzi inserito nell’album “Così speciale”, catalizzando la nostra attenzione e invitandoci a fermarci e a riflettere su un tema, quello dell'immigrazione, che rimbalza ininterrottamente sulle prime pagine dei quotidiani . Diodato è uno dei cantautori contemporanei più affermati e amati dal pubblico di ogni età, che non è mai banale nelle sue creazioni artistiche ma ha sempre un messaggio profondo e rilevante da comunicare ai suoi ascoltatori. Laureato al DAMS (Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo) presso l’Università degli Studi Roma Tre , si ispira musicalmente a Modugno, De Andre’, Tenco, creando melodie armoniose e avvolgenti che rimangono subito scolpite nella memoria. Se volessimo attribuirgli una qualifica per descriverne le peculiarità che lo caratterizzano , potremmo d

Creatività e bellezza

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  “Librino” non è un piccolo libro da portare comodamente in borsa o in tasca, come la parola potrebbe indurre a pensare , ma è il nome di un quartiere della periferia sud-ovest di Catania, nei pressi dell’aeroporto Fontanarossa, con circa 80.000 abitanti, il cui nome presumibilmente deriva dall’aggettivo latino leporinus (della lepre) che richiama il leporium, luogo in cui gli antichi romani andavano a caccia di lepri , collegamento confermato dalla presenza ancora oggi sul territorio di questi animali. C ostruito a metà degli anni settanta, su progetto di un architetto giapponese, avrebbe dovuto ricalcare il modello dei quartieri satelliti inglesi detti New Town , allo scopo di creare, per l’ampliamento della città, nella cintura urbana, nuovi spazi moderni accoglienti e attrezzati, ben collegati al centro, con ampie zone alberate e verdi per richiamare sul luogo anche visitatori per passeggiate e gite fuori porta. In realtà, quello che alla fine è stato partorito non è nulla di tu