Chi potrebbe salvare il mondo
C’è una parte di umanità, spesso invisibile e sommersa ma operosa e ardita, che tesse la trama delle relazioni sociali, invece di sfaldarla, logorarla e ridurla a brandelli. È formata da tutte quelle donne che in ogni parte del mondo credono nel dialogo e nell’incontro tra i popoli , perché hanno conosciuto lo strazio e la disperazione delle loro famiglie, decimate dalla violenza e dalle guerre, e sono disposte anche a dare la vita con ostinazione e audacia, pur di costruire un futuro migliore, dove possa prevalere per tutti la giustizia e la pace . Tra queste donne, ce ne sono alcune che sono riuscite perfino a cambiarne il destino del proprio paese. È una di queste storie che voglio raccontare, una storia che getta un raggio di luce e di speranza sul triste destino verso cui procede cieco e imperterrito il mondo. Leymah Gbowee è il suo nome e la Liberia è la sua terra , un piccolo Stato lungo la costa dell’Africa occidentale, fondato da coloni afroamericani nel 1822, su un terri