Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Musica profondissima

La musica che fa vivere

Immagine
  “Non posso sapere cosa mi riserva il futuro, ma una cosa è certa: bisogna amarla questa vita, anche quando il buio ci travolge.” Sono parole forti che toccano tutti noi da vicino e nel profondo, che forse abbiamo anche sperimentato, ma che sono sicuramente lo specchio conforme e fedele dell’esistenza della persona che le ha pronunciate . Giovanni Allevi ne è l’autore, un grande artista, compositore, pianista, direttore d’orchestra tra i più affermati e apprezzati del momento. La sua non è una vita facile, per niente scontata, che si misura ogni giorno con situazioni gravi e dolorose , ma che, nonostante tutto, manifesta anche gioia autentica e incontenibile creatività . Soffre di autismo ad alto funzionamento , la stessa malattia di Greta Thunberg, una patologia che non impedisce di parlare, leggere, scrivere, condurre una vita autonoma, ma che comporta dei seri problemi nelle relazioni sociali e genera di conseguenza molta ansia e stress , che possono sfociare, come nel caso di Gi

Sanremo 2023

Immagine
  Non mi perdo mai un’edizione del festival di Sanremo, perché sono un’appassionata della musica. Amo la canzone italiana, specie quella che rimane scolpita nella storia e che non subisce l’usura del tempo. Mi piace lasciarmi coinvolgere dalle melodie e mi sorprendo ogni volta nel pensare come da sette note soltanto possano nascere infinite possibilità di creazioni artistiche.   Ma mi incuriosiscono contemporaneamente i testi, specie quando raccontano la nostra umanità , i nostri sentimenti, le nostre relazioni, i travagli di cui è intessuta ogni esistenza. Brandelli di vita e di emozioni, che tradiscono spesso verità intime che appartengono a tutti , e che attraverso la voce degli interpreti trovano nel canto uno sfogo e una via di espressione e di liberazione.  Molte polemiche, come ogni anno, hanno accompagnato questo Festival, per i suoi eccessi innanzitutto, ma anche per i suoi messaggi , coraggiosi e scomodi, che hanno dato fastidio a chi li ha letti in chiave politica. Le criti

Musica nel deserto

Immagine
  “Ricordati di vivere!”. Pochissime parole che hanno il potere di afferrare e inchiodare l’attenzione. Non possono passare inosservate! Perché sembrano affermare un’assurdità che è invece una profonda verità. Spesso infatti viviamo le nostre giornate come degli automi , mossi dall’abitudine, dall’istinto, o dalla fretta, con la smania di acciuffare quello che potrebbe sfuggirci di mano, mentre è proprio la vita che ci sfugge e non ce ne accorgiamo.  Non pensiamo che siamo vivi, non assaporiamo la bellezza di ogni nuovo giorno , non sussultiamo di gioia e di gratitudine aprendo ogni mattina gli occhi e rimettendoci in piedi. È Jovanotti a lanciare questo messaggio nel suo ultimo singolo dal titolo, appunto, “Ricordati di vivere”, il cui videoclip è ambientato nel nord del Niger dove l'artista si è recato alla fine del 2022 per partecipare, come ospite d’onore, al 16°   Festival Tuareg della canzone africana “de l’Air” che si è svolto nell’oasi di Iferouane dal 2 al 4 dicembre .

Jesus Christ Superstar

Immagine
  Giovane, attuale, moderno, intramontabile : così possiamo definire il musical che ci fa rivivere gli ultimi giorni della vita di Gesù , realizzato come album da A. L. Webber (con i testi di Tim Rice) nel 1970 e trasformato in film da Norman Jewison tre anni dopo, e in scena in questi giorni al Sistina di Roma, diretto da Massimo Romeo Piparo.   Una boccata d’aria pura in un momento così  difficile e tormentato. I suoi 52 anni di età se li porta proprio bene! La sua colonna sonora continua ad appassionare platee straripanti di spettatori , ammaliati dal ritmo travolgente del rock.  Un rock che affascina e trascina spettatori di tutte le età.   Un rock vincente e avvincente, quello migliore , perché non è solo musica graffiante, che fa rumore e stordisce, ma è melodia e armonia coinvolgente , che lascia un solco nel cuore e che ritorna di continuo alla mente come sottofondo inseparabile della vicenda umana di Gesù che il musical racconta. Una volta erano le sacre rappresentazioni a m

Ezio Bosso

Immagine
  Ho fatto appena in tempo a conoscerlo, solo qualche anno prima che morisse. La sua esibizione al Festival di Sanremo nel 2016 , su invito di Carlo Conti, è stata una rivelazione!  Non è stato facile averlo su quel palco: lo considerava un luogo inappropriato alla sua musica. Ma dopo una lunga resistenza, per fortuna, ha ceduto.  Che idea lungimirante sfruttare questa occasione così popolare per consentire a un pubblico più ampio di incontrare e poter apprezzare questo grande talento , fino allora  seguito perlopiù all’estero e dagli amanti della musica classica!   Presenta al pubblico di Sanremo il suo primo disco da solista ,  The 12th Room , e ne esegue un brano. La sua testimonianza e la sua esibizione artistica incantano il pubblico e lo rendono indimenticabile.   L’attenzione di tutti viene catalizzata dalla sua vicenda umana, dalle sue fragilità, dalle sue emozioni, dal suo sorriso, dalla sua ironia, dalla sua umanità e sensibilità, dalla straordinaria bellezza del brano