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Visualizzazione dei post con l'etichetta Aspettando la Domenica

Verrà sulle nubi...

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  Marco 13,24-32 Disse Gesù ai suoi discepoli: "In quei giorni, dopo quella tribolazione,  il sole si oscurerà , la luna non darà più la sua luce ,  le   stelle   cadranno   dal cielo e le potenze che sono nei cieli  saranno sconvolte. Allora vedranno  il Figlio dell'uomo venire sulle nubi   con grande potenza   e gloria .   Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti,  dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. Dalla pianta di fico imparate la parabola:  quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie,  sapete che l'estate è vicina.   Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose,  sappiate che egli è vicino, è alle porte.   In verità io vi dico:  non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga.  Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.  Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa. né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre. Un altro anno liturg

Il primo comandamento

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Marco 12,28-34 Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e,  visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò:  «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».  Gesù rispose:  «Il primo è:  Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore ;  amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima,   con tutta la tua mente e con tutta la tua forza .  Il secondo è questo:  Amerai il tuo prossimo come te stesso .  Non c'è altro comandamento più grande di questi».  Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità,  che  Egli   è unico e non vi è altri all'infuori di lui ;  amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza  e amare il prossimo come se stesso  vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».  Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse:  «Non sei lontano dal regno di Dio».  E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. Per comprendere a pieno il senso

Nulla è impossibile a Dio!

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  Marco 10, 17-27 Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro  e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò:  «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?».  Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.   Tu conosci i comandamenti:  Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare,  non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre ».  Egli allora gli disse:  «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».   Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse:  «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri,  e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!».   Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato;  possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli:  «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!».   I discepoli erano sconcertat

Non glielo impedite!

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  Marco 9,38-48 In quel tempo Giovanni disse a Gesù:  «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome  e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».  Ma Gesù disse: «Non glielo impedite,  perché non c'è nessuno  che faccia un miracolo nel mio nome  e subito possa parlare male di me:   chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome  perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me,  è molto meglio  per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino  e sia gettato nel mare.   Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala:  è meglio per te entrare nella vita con una mano sola,  anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile.  E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo:  è meglio per te entrare nella vita con un piede solo,  anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna.  E

Apriti!

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Marco 7,31-37 Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone,  venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.  Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano.  Lo prese in disparte, lontano dalla folla,  gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;  guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse:  « Effatà » , cioè: «Apriti!» .  E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua  e parlava correttamente.  E comandò loro di non dirlo a nessuno.  Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano  e, pieni di stupore, dicevano:  «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!». Due riflessioni hanno guidato la mia meditazione su questo brano del vangelo di Marco. La prima è relativa al viaggio che compie Gesù. La seconda riguarda la vicenda del sordomuto . Mi colpisce sempre, nella lettura del vangelo, la precisione con cui vengono indicati i luoghi in cui Gesù s

Ascolta e osserva la Parola

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  Luca 11,27-28 In quel tempo, mentre Gesù parlava alle folle,  una donna dalla folla alzò la voce e gli disse:  «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse:  «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». È domenica, ma la liturgia della parola interrompe il suo percorso ordinario per fare spazio alla solennità mariana dell’ assunzione al cielo della Madre di Gesù .  Alle solennità mariane, quando non cadono nei tempi di avvento e quaresima,  spetta il privilegio di godere di questo “diritto di precedenza”. Pochissimi sono i brani del Vangelo che ci parlano della madre di Gesù. In questi due versetti, brevi e lapidari, sono delineati i tratti che la caratterizzano. Poche parole per dire tutto di lei. Innanzitutto le viene riconosciuto quello che a tutti appare evidente e naturale in lei, come in ogni altra donna: la sua identità di madre , che porta in grembo suo figlio, che lo allatta, che lo segue con amore nella sua cr

Vivrai in eterno!

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Giovanni 6, 41-51 In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo».  E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe?  Di lui non conosciamo il padre e la madre?  Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me,  se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.  Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”.  Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me.  Non perché qualcuno abbia visto il Padre;  solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.  In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita.  I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti;  questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.  Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno  e il pane che io d