Caro Francesco...

 


Caro Francesco,

te ne sei andato all’improvviso, in punta di piedi, senza disturbare nessuno, dopo avere salutato e benedetto con un filo di voce il tuo popolo, mentre noi speravamo fiduciosi in una completa ripresa delle tue forze.

Te ne sei andato nel giorno più bello dell’anno e più ricco di significato, che sintetizza tutta la tua vita di pastore instancabile e di profeta inascoltato e denigrato.

Te ne sei andato dopo avere consumato la tua voce, giorno dopo giorno, a implorare pace, dialogo e inclusione, pronunciando parole di fuoco contro la guerra, la produzione delle armi e il vile trattamento dei migranti, anche quando il tuo fiato era ormai troppo corto per poter proferire anche una sola parola.

Oggi tutti parlano di te, anche quelli che non hanno voluto ascoltarti e mettere in pratica i tuoi accorati e persistenti appelli di giustizia, dí accoglienza e di pace.

Molti fanno a gara oggi a tirarti dalla loro parte, vantando una presunta amicizia e sintonia con te e una relazione intima e privilegiata, quando le loro opere stridono pesantemente con il tuo magistero.


Ma io non credo che questo sia più il tempo delle parole, che suonano ormai vuote e retoriche. Credo piuttosto che questo sia il momento per ricordare, interiorizzare e dare corpo a tutto quello che tu hai annunciato al mondo senza mai stancarti, nonostante la sordità e l’ottusità che ti circondava.

In particolare io oggi sento il bisogno, più che di parlare di te, di parlare “con te” e di chiederti quello che chiedevi a noi ogni giorno: prega per noi, per questo mondo impazzito, per questa chiesa lenta nel vivere fino in fondo il vangelo.

Non farci dimenticare i tuoi insegnamenti, la novità e la profezia del tuo pontificato, che hanno avuto sempre l’obiettivo di riedificare e rinvigorire la chiesa e dare speranza al nostro mondo che vive tempi difficili e di grande incertezza.

Dovremmo dirti tutti mille volte grazie, Francesco, non solo per le tue parole scomode e coraggiose sui temi più scottanti e complessi della nostra contemporaneità, non solo per le aperture e le innovazioni con cui hai dato inizio a nuovi processi di rinnovamento della chiesa, anche se tante volte sei stato costretto a fare qualche passo indietro o a rinunciare a qualche tuo obiettivo troppo lungimirante per una chiesa e un mondo ancora arroccati su pregiudizi e tradizioni ataviche e intoccabili.

Papa Francesco all'ultimo Sinodo dei Vescovi che si è concluso il 27 ottobre 2024

Dovremmo dirti mille volte grazie prima di tutto per la tua persona, per il tuo modo di essere e di esprimerti, e per tutti quei gesti che hai compiuto e con i quali hai rivelato la pienezza della tua umanità e la vicinanza a ogni essere umano.

Grazie perché sei stato da Pontefice una persona “normale”, simile a ogni altro essere umano: una persona come le altre che ha voluto abitare una casa e non un palazzo; una persona tra le altre, non collocata su un gradino più alto, su di un piedistallo, ma accanto agli altri, colmando la distanza che separa i grandi della terra dal resto del popolo; una persona che non ha avuto paura di definirsi peccatore e “non infallibile”, come ogni altro uomo; una persona che ha diradato quell’alone ieratico che avvolge ogni pontefice, usando gesti, comportamenti, espressioni del volto profondamente umani; una persona che ha usato un linguaggio nuovo, diretto, immediato, comprensibile a tutti per comunicare sempre apertamente, senza filtri e possibilità di fraintendimenti.

Papa Francesco incontra una coppia che ha appena perso la figlia

È il tuo modo di essere che ha dato valore e spessore alle tue parole, che sarebbero rimaste vuote e astratte senza la tua concreta testimonianza, senza le tue scelte di vita, nutrite di compassione e di sensibilità per gli altri, e spesso non sbandierate ma rimaste segrete e custodite nel tuo cuore.

E così i tuoi annunci di pace, di giustizia, di accoglienza, di solidarietà sono giunti a noi più forti e più pregnanti attraverso le tue azioni e i tuoi gesti quotidiani: le tue telefonate dirette, senza intermediari, a tante persone semplici e comuni, colpite dal dolore o raggiunte da un successo o da una grande gioia, condividendo con semplicità quel loro tratto di strada, dal parroco di Gaza, alle mamme addolorate per un lutto, agli ammalati, ai sopravvissuti ai genocidi…; le visite e gli abbracci ai detenuti, ai malati dei reparti ospedalieri, ai bambini oncologici…; le donazioni di significative somme di denaro per progetti di promozione umana dei minori detenuti, dei profughi di guerra, dei più poveri, dei migranti…; l’apertura di luoghi di accoglienza per i senza fissa dimora…

Papa Francesco abbraccia un piccolo rifugiato ucraino

Non si finirebbe mai di raccontare episodi che documentano questa tua infinita sete di umanità e di accoglienza.

Grazie per tutto questo! Ci hai donato più di quanto ci saremmo attesi da un pontefice. Hai saputo ricondurci alle sorgenti della nostra fede, al Vangelo vissuto senza sconti e senza edulcorazioni, come aveva fatto un altro Francesco di cui tu hai voluto seguire le orme, sin dalla scelta del suo stesso nome.

Non ti stancare mai di pregare per noi, Francesco, perché chi sarà chiamato a proseguire la tua opera, a suo modo, sia vicino alla gente, esperto in umanità, dotato di sensibilità per discernere i nostri tempi, di tenerezza per aprirsi agli altri, di mani operose per seminare segni concreti di giustizia e di solidarietà e continuare, come hai fatto tu, a ricordarci da dove veniamo e dove andiamo.

Folle ingenti dí pellegrini verranno a trovarti da ogni parte del mondo là dove tu riposerai, alla fine del lungo viaggio della tua esistenza, in quella stessa chiesa dove ti recavi spesso, e in particolare al ritorno da ogni tua missione in giro per il mondo, per ringraziare la Madre di Gesù e affidarle le tue preoccupazioni.


Continua a condividere i dolori e le gioie di tutti coloro che ti apriranno il loro cuore e riempi di speranza e di coraggio la loro vita perché non si arrendano mai di fronte alle ingiustizie, alle sopraffazioni e al dolore, come hai sempre fatto tu.

Arrivederci, caro Francesco!

Commenti

  1. Cara Aurora, tanti sono i pensieri che le tue parole mi hanno sollecitato.Papa Francesco ha messo Gesù al centro della propria vita e ci ha insegnato a farlo anche alla nostra. Hai detto molto bene quello che ha fatto per tutti, credenti e non, verso i quali ha sempre mostrato e fatto un gesto di accoglienza. Voglio fare mie sia la tua richiesta di preghiera per noi che un grazie con tutto il cuore per questi anni che ci ha donato.

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  2. Da Salvo Patane'
    Ho letto con commozione il commento di Aurora.
    Oggi, dopo la morte, c'è un osanna generale al nostro caro fratello papa Francesco.
    Eppure è stato poco ascoltato se non addirittura avversato da parecchi "potenti " della Terra.
    Il suo spirito evangelico, la sua semplicità, la sua " opzione preferenziale " pet i poveri, per gli ultimi non era ben gradita a tanta parte di umanità, anche a
    tanti che si professano " cristiani "
    Anche a tanti cardinali, vescovi , uomini e donne di chiesa.
    Perché troppo abituati agli agi , al benessere a girare la testa dall' altro lato , a non commuoversi davanti alle numerose ingiustizie e disuguaglianze del nostro vivere quotidiano.
    Il nostro caro fratello papa Francesco ci ha lasciato un luminoso esempio di come vivere la nostra piccola, incostante fede .
    Un esempio di come affrontare le nostre grandi e piccole croci quotidiane.
    Un'altra prova ,se ce ne fosse stato bisogno , dell'esistenza di un altro caro fratello di nome Gesù Cristo.
    Salvo Patane '

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  3. Aurora hai scritto un bellissimo articolo sul compianto Papa Francesco!!! Condivisibile in tutte le tue coerenti osservazioni! Uno scritto veramente garbato e che invita ad una riflessione profonda su tutte le tematiche che affliggono l'uomo in questo nostro tempo, dove nuovamente l'umanità sembra essersi perduta. Certo non immaginavamo lontanamente che dopo la seconda guerra mondiale in occidente si potesse aprire un nuovo scenario di un conflitto così irragionevole, fra uomini che sono sempre vissuti gli uni al fianco dell'altro. Una guerra fratricida. Ci siamo illusi che I nostri nonni e padri con il loro martirio ci avessero lasciato gli anticorpi della pace e della giustizia. Ma non è stato così.Cara Aurora sei riuscita ad offrire una panoramica completa dell'operato di Papa Francesco che tanto si è speso per questi valori ma che poco ha ottenuto per la durezza del cuore umano. Ti faccio i miei vivissimi complimenti anche per la cifra che hai usato! È stata una lettura veramente edificante! Grazie di cuore di aver voluto condividere questo scritto con me! Gabriella Battisti

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  4. Grazie della tua testimonianza cristiana evangelica di pastore con l'odore delle pecore. Non dimenticheremo i tuoi insegnamenti orali, scritti ed esistenziali che sono un Magistero autentico. Grazie Francesco... Il tuo Magistero acquisterà più autorevolezza da qui in avanti. Sarà più studiato ed approfondito rispetto a prima. Da domani ci renderemo conto di quanti processi hai aperto e la cui realizzazione porterà lontano nel tempo: la gioia del vangelo per tutti i popoli nessuno escluso, la pace che si trasforma in fratellanza universale, il Creato un libro scritto che ci parla di Dio e dove ci ritroviamo fratelli e sorelle tra credenti e non credenti. Grazie Francesco. Giuseppe Raciti

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  5. Ti ringrazio per le tue parole ,che sono l’espressione di quello che porto nel cuore per Papa Francesco.Sara

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  6. Grazie Aurora per le tue belle riflessioni su questo nostro caro papa Francesco. Tra le righe ho intravisto lo stile di vita di un'altra Persona. Anche Lui amato e odiato così come Francesco che oggi, insieme all'altro Francesco, di cui ha ripercorso le orme, sono sicuro susciterà la giusta successione alla guida di questa Chiesa, ancora piena di falle da risanare. Carlo Croce

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  7. Aurora sei stata Grande per come hai definito e illustrato il nostro Grande Papa Francesco .
    Non ci sono altre parole ma solo Riconoscenza assoluta.
    Grazie 🙏❤️ Laura Scorcelletti

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  8. Grazie Aurora, per questo bellissimo post e per aver centrato il cuore dello stile di papa Francesco.
    Francesco resterà nel cuore di tutti per la sua semplicità e la sua autenticità. Ha fatto passi avanti e qualche volta, nel fare il passo, è tornato indietro, non è facile guidare una chiesa ancorata al clericalismo.
    Grazia Le Mura

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  9. Grazie, Aurora, per questa tua bellissima, toccante lettera di commiato a Papa Francesco. Confidiamo che dal cielo proteggerà e pregherà sempre per la Chiesa e per l'umanità tutta. Maria, che tanto Francesco ha amato, lo avrà stretto nel Suo materno abbraccio. Maria Cristina Scorrano

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  10. Grazie Aurora , condivido appieno la descrizione di Papa Francesco, spero che noi tutti possiamo seguire le sue orme. Ione

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