Fragile memoria

 


Non è assolutamente possibile creare una classifica dei mali nei quali si può incorrere con l’avanzare dell’età, perché sono tutti tremendamente devastanti. Penso tuttavia che la cosa più grave che possa accadere ad un essere umano sia la perdita della memoria

È questo uno dei peggiori scogli contro cui può accadere di sbattere e frantumarsi, perché si viene privati inesorabilmente della coscienza di sé, della consapevolezza del proprio io, della capacità di ogni relazione, e si rimane in balia del nulla. 

Le cause e l’evolversi di questa grave condizione possono essere molteplici. Sono infatti numerose le patologie che di caso in caso possono determinarla. Tuttavia alcuni tratti della sua manifestazione sono comuni a tutte e ricorrenti.

Ci si ritrova gradualmente in preda a uno stato confusionale crescente, con pezzi della propria identità e della propria storia irrimediabilmente rimossi, con un vuoto enorme dentro la propria mente che perde progressivamente punti di riferimento fondamentali temporali e spaziali.

La propria testa diventa così una “tabula rasa”, come accade a una lavagna che viene totalmente cancellata con una spugna


Non si riconoscono più i propri familiari, non si ha più consapevolezza delle proprie conoscenze e delle proprie azioni, non si è più in grado di riconoscere i luoghi in cui si vive, non si riesce più a coordinare fatti, persone, eventi, esperienze personali passate e recenti

Si galleggia in un vuoto anonimo e sconfinato senza essere in grado di appigliarsi a nessun ancoraggio. Tutto è sconnesso e disarticolato, caotico e irrazionale, e ogni tentativo di ricondurre la persona alla realtà risulta inutile e scoraggiante.

Ne sanno qualcosa i familiari che con pazienza e affetto ammirevoli seguono questi casi che inaspettatamente si impongono nella loro quotidianità.

Se non si ha accanto infatti qualcuno, che rimane comunque irriconoscibile per chi subisce questo devastante declino, ma che può tuttavia diventare guida e sostegno nel mare di questa deriva assoluta, il rischio è quello di perdersi totalmente, di essere inghiottiti da un vuoto abissale, di smarrirsi in una strada buia senza ritorno.


È quanto accade ogni giorno a tante persone che scompaiono improvvisamente e di cui si perde ogni traccia

Nessuno, pur con le migliori intenzioni e la più grande buona volontà, può riuscire ad alleviare questo disagio che ogni giorno diventa più estremo e irreparabile.

Nonostante la dedizione più totale infatti non si registrano in alcun caso miglioramenti e la situazione precipita inevitabilmente in un baratro sempre più profondo.

Anche il mondo oggi sembra aver perso la memoria. Sembra che i potenti della terra, volutamente e sconsideratamente, stiano percorrendo questo assurdo iter senza ritorno. Sempre più ciechi, nutriti di ingordigia, arroganza, insensibilità e presunzione, sembra che abbiano perso l’uso della ragione, che abbiano cancellato la memoria della loro storia e che siano diventati capaci di compiere solo follie. I sentimenti che ci assalgono sono di incredulità e di smarrimento. 


Lo sappiamo bene. La pazzia ha sempre governato il mondo. È sempre stato così. Possiamo stendere un lungo elenco di nomi di tiranni che hanno costellato la storia. Ma oggi questa verità è sotto gli occhi di tutti, ostentata spudoratamente come la più assoluta normalità, trasmessa in un batter d’occhio a ogni latitudine e longitudine del pianeta, divulgata tramite i media a ripetizione ininterrotta, suscitando prima incredulità e irritazione, ma a lungo andare assuefazione e consenso, fino a essere percepita come normalità.

L’abitudine infatti cancella lo stupore, il dissenso, l’incredulità, e porta a considerare irrilevante e “accettabile” ogni assurdità, anche le più irricevibili e scandalose.

Assistiamo oggi esterrefatti, allibiti e annichiliti a esternazioni che non avremmo mai immaginato di poter ascoltare e ci rendiamo conto di non soffrire affatto di allucinazioni ma di constatare la nuda e cruda realtà.

La cosa che fa più paura è che, mentre celebriamo ogni anno, per non dimenticare, la memoria degli orrori più tremendi della nostra storia recente, nuovi orrori si ripetono, nuovi dittatori ostinati e ciechi si impongono con la loro forza, nuovi imperatori e tiranni si fanno strada con la loro prosopopea, irriverenza e sfacciataggine, dichiarandosi paradossalmente legittimati dal loro popolo, oppresso e segregato, a governare compiendo ogni misfatto. 

E nessuno riesce a fermarli.


Anch’essi hanno perso la testa e con essa la coscienza di sé, dei propri valori, della propria identità, della propria storia, degli accordi presi con gli altri Paesi, dell’evoluzione di civiltà che si è costruita con fatica nei secoli, e sparano indiscriminatamente colpi in ogni direzione, vedendo nemici da ogni parte e rivendicando diritti inesistenti che possono essere chiamati soltanto usurpazioni e prepotenze.

Si perpetua così ciò che più temiamo e scongiuriamo, e il futuro si profila sempre più minaccioso e senza vie d’uscita.

Le stesse istituzioni internazionali, preposte alla tutela dei diritti delle persone e dei popoli e al mantenimento della pace tra le Nazioni, sembra non contino più nulla e vengono sfidate con tracotanza, vergognosamente e senza alcun rispetto e considerazione. 


La speranza è che, al di là dell’ostentazione dei muscoli e dei ricatti, possa ritornare il buon senso e un po’ di razionalità. In questo caso, a differenza delle gravi patologie mentali invalidanti e irreversibili, non sarebbe impossibile. 

Tuttavia la realtà purtroppo ci dice che probabilmente qualche linea di pazzia, fuori di ogni metafora, abbia invaso davvero le menti dei potenti, e che quindi nessuna deriva potrà essere fermata e che tutto può diventare possibile.

La speranza comunque sarà l’ultima a morire. Facciamoci contagiare dunque dalla convinzione di Papa Francesco che non si stanca mai di ripetere: “non lasciamoci rubare la speranza”! 



Commenti

  1. Grazie Aurora.Purtroppo conosciamo bene la perdita della memoria..in generale!🌹

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  2. Da Salvo Patane '
    Bentornato post! Mi è mancato questo spazio in cui condividere i miei pensieri e le mie emozioni.
    Appena ho visto la prima immagine in cui la signora si tiene il viso fra le mani , ho pensato subito a mia mamma morta più di 30 anni fa . Gli ultimi 3 anni in preda all' " Alzheimer " che annulla conoscenze, volontà personalità, tutto l'essere.
    E ho pensato pure all'ultimo brano di Cristicchi presentato a Sanremo: " Quando sarai piccola " dedicato alla madre.
    Non ci sono parole per spiegare la sofferenza che si prova nel vedere la persona cara che pian piano diventa " assente ", " sconosciuta ",un " vegetale " !
    Nel frattempo assistiamo allo spettacolo indegno della più parte dei " potenti " della Terra che giocano sempre più alla " Guerra " e allo scarico di responsabilità.
    Io vedo un ritorno alla " barbarie " di tempi che speravo fossero sepolti per sempre.
    È proprio vero che la persona umana non impara dagli errori e dalle nefandezze del passato. Anzi è pronta a ripeterli con maggiore ferocia ed accanimento.
    Solo la Speranza cristiana ci permette di continuare a vivere, a " sperare contro ogni speranza ".
    Salvo Patane '

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  3. Bentornata Aurora! Purtroppo l'argomento che presenti nella prima parte di questo blog è quello che vivo nel quotidiano cm mio padre. Ogni giorno è una lotta contro i mulini al vento...non si ricorda più come lavarsi, come portare a termine la gestione igienico personale, non sa chi siamo, dove si trova la sua casa, stando a casa...se non fosse per il cammino di fede vissuto in diversi anni non troverei un significato in tutto quello che faccio giorno e notte...e poi guardare il mondo in scene strazianti che giocano sulla vita dei deboli...Il Signore illumini queste menti e ci doni la Speranza di vivere l'oggi con animo forte e coraggioso.
    Lucia Zoda

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  4. Ciao, Aurora! Che grande piacere ricevere un tuo nuovo post! Riconinci con un tema fondamentale per l'essere umano: la memoria! " Grande è la potenza della memoria, mio Dio, un santuario vasto, infinito. Chi può giungere al fondo? Eppure essa è parte del mio essere, connessa alla mia natura ".( Agostino, Conf. 10, 8-15). Profonde, come sempre, le tue considerazioni sulla memoria, analizzata partendo dalla patologia per evidenziare con più forza la sua essenzialità per la vita del singolo e per la storia dell'uomo. Maria Cristina Scorrano

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    1. finalmente Aurora, con la zia che abbiamo seguito fino alla morte abbiamo fatto una esperienza molto dura anche perché il peso di tali patologie è prevalentemente sulle spalle dei familiari. Ora qualcosa.sembra muoversi
      Per quanto riguarda i potenti non credo che abbiano perso la memoria, ma credo che ci sia la solita strategia gestita dai gruppi dei pochi miliardari che utilizzano qualsiasi metodo per fare soldi incuranti del male che fanno e del dolore che provocano.Anche i politici lavorano come burattini nelle loro mani.A noi rimane la vigilanza e la rivoluzione non violenta che però è una risposta coerente e alla lunga farà emergere una nuova umanità

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  5. Bellissimo questo articolo come sempre e grazie di aver ripreso con le pubblicazioni. Ciao Ale

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  6. Grazie a tutti voi che arricchite le mie riflessioni con i vostri commenti, carichi di vita vissuta, di sofferenza, di saggezza e di speranza. E grazie anche degli incoraggiamenti a scrivere che ho ricevuto a ondate, da ciascuno di voi, lungo questi mesi di silenzio. La difficile situazione che viviamo a livello europeo e mondiale mi ha interiormente paralizzato. Ogni argomento mi sembrava banale a confronto con la drammaticità del momento. Riprendere a scrivere, però, può diventare uno strumento di reazione e di partecipazione che ci aiuta a non arrenderci e ad afferrare comunque la vita con le nostre mani e, nonostante tutto, ad avere fiducia nel futuro.
    Il tema di questo post, poi, con la sua gravità, lungi da essere un’evasione dalla realtà, ci radica più profondamente in essa, facendo luce su alcune delle cause che la determinano.
    Continuiamo a sperare nel rinsavimento di tutti coloro che, a vari livelli, hanno potere su questa terra! Aurora

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