Movimento è salute


La pigrizia è una brutta bestia che si pone ostinatamente alle nostre calcagna e ci impedisce di agire.

Anche caratteri determinati e intraprendenti come il mio si possono ritrovare episodicamente accerchiati dalla sua invadenza.

Contro la sua prepotente e silenziosa presenza dobbiamo combattere se non vogliamo farci sopraffare.

Non dovremmo mai dargliela vinta, perché ogni nostro cedimento rende sempre più forte e invincibile il suo potere sulle nostre fragilità.

Ce la ritroviamo spesso al nostro fianco senza avvertirne l’arrivo. Si abbarbica sulla nostra pelle rendendoci difficile ogni iniziativa. Prende possesso della nostra mente impedendoci di pensare e programmare nuovi percorsi.


Amplifica dentro di noi il senso di pesantezza e di stanchezza obbligandoci a circoscrivere i nostri orizzonti e a ricercare solo spazi di evasione e di distensione.

Ci creiamo mille alibi per non ammettere il suo predominio sulla nostra volontà, apportando ogni giustificazione che ci sembra plausibile, ma che in realtà nasconde a noi stessi le vere motivazioni delle nostre scelte.

Mi è capitato recentemente di formulare dentro di me queste considerazioni, mentre rinviavo di settimana in settimana il mio ritorno in palestra.


Il Covid, che, come la venuta di Cristo nella storia, ha suddiviso il nostro tempo in due nuove ere, mi aveva obbligato a interrompere questa buona pratica a cui mi ero felicemente convertita non appena mi ero liberata da ogni impegno, non solo lavorativo, e avevo cominciato finalmente a disporre delle mie giornate a mio piacimento.

Mai nella mia vita avevo frequentato una palestra. La mia famiglia non poteva permetterselo. E poi nell’immaginario collettivo l’attività fisica è stata sempre considerata erroneamente un hobby superfluo di cui si può fare benissimo a meno, e che viene coltivato soltanto da una cerchia ristretta di persone.

Tra queste, i fanatici di inguaribile culturismo, che aspirano a costruirsi una muscolatura erculea da esibire in ogni luogo con spavalderia e vanagloria; o qualche vittima del sovrappeso che spera di dimagrire in palestra senza modificare le proprie abitudini alimentari; oppure i fissati con la linea perfetta che consultano la bilancia a ogni ora come se fosse uno specchio in cui vedere riflessa la propria immagine a conferma della leggerezza e della bellezza conquistata, senza considerare che l’attività fisica, accrescendo la massa muscolare, non produce affatto la diminuzione del peso corporeo, tranne in caso di obesità.


Avevo appena cominciato ad assaporare la novità e il beneficio di questa attività quando improvvisamente, a causa della pandemia, è stata sospesa e sbarrato l’ingresso a ogni palestra.

Avevo supplito con un allenamento rintracciato su YouTube che per un paio d’anni aveva mantenuto attivo dentro di me il senso dell’impegno e del dovere e mi aveva fatto gustare la comodità di avere “trasferito” a casa la palestra, liberandomi dallo stress e dallo spreco di altro tempo ed energie per raggiungere in auto la struttura e per cercare un introvabile parcheggio.


Poi qualche stupida caduta mi aveva costretto al riposo e, per paura di eventuali dannose ripercussioni sul mio fisico, ho prolungato eccessivamente l’interruzione di ogni allenamento, limitandomi a sottopormi a qualche costosa seduta di fisioterapia, convinta che avrei così tutelato al meglio le mie articolazioni.

Niente di peggio, perché le manipolazioni del fisioterapista non incidono sul miglioramento della muscolatura e della elasticità del corpo, e la vita sedentaria non fa che aggravare lo stato di salute del nostro organismo. 

La consultazione di una brava fisiatra poi è stata decisiva. È stata lei infatti a confermarmi l’inutilità dei farmaci e di altre sedute fisioterapiche, sollecitandomi a ritornare in palestra dove avrei trovato la soluzione a ogni mio problema.


Le mie incertezze e paure comunque non si sono immediatamente dissolte. Mille domande nutrivano le mie incertezze. Chi mi avrebbe seguito da vicino? Chi si sarebbe preso cura personalmente delle ripercussioni che l’attività svolta avrebbe avuto sul mio fisico? Come evitare di compiere movimenti e sforzi che avrebbero potuto peggiorare la mia instabile condizione di salute? Inoltre temevo che, se mi fossi fatta male, avrei dovuto nuovamente interrompere la mia frequenza perdendo irrimediabilmente l’importo versato.

Avrei dovuto decidermi, in alternativa, a riutilizzare il mio tutorial online. Ma è stato più forte di me. Ogni giorno qualcosa di più urgente e di più importante assorbiva tutto il mio tempo disponibile.

Mi sono resa conto così che iscrivermi in palestra sarebbe stata per me l’unica via d’uscita.

E così è stato. Superando la pigrizia, smascherando qualche alibi di troppo che continuava a condizionarmi eccessivamente, sono riuscita a compiere questo salto decisivo e liberatorio.


Quello che ho trovato è il massimo a cui si possa aspirare. Una palestra a poca distanza da casa che si può raggiungere anche a piedi o in bici, con costi molto contenuti, con la possibilità fino a sei mesi di sospensione dell’abbonamento annuale senza penali, con accesso alla struttura consentito senza limiti, con corsi fitness tutti i giorni e in diversi orari, con bravissimi insegnanti che seguono e correggono personalmente i movimenti e la postura dei vari partecipanti, in un ambiente sereno e accogliente dove sentirsi a proprio agio e stringere nuove amicizie in semplicità e armonia.

Inoltre, la palestra, della catena tedesca McFit, consente la frequenza anche in altre sedi dislocate in varie zone della città e addirittura in molte località italiane ed europee.


Giorno dopo giorno, seguendo in particolare i corsi di posturale e pilates, con delicatezza e gradualità, già solo dopo il primo mese di frequenza, i tanti dolori che accusavo in varie parti del corpo sono completamente scomparsi o si sono sensibilmente attutiti, dando elasticità al mio corpo e consentendomi movimenti un tempo per me impensabili.

Sperando di continuare a essere costante nell’impegno assunto e di essere sostenuta anche da un pizzico in più di fortuna, consiglio vivamente a tutti di superare alibi e pigrizia, e di intraprendere questo percorso che è la migliore vera terapia che si possa seguire per stare bene con se stessi e limitare l’uso di farmaci che sono spesso dannosi per la salute e che si limitano a tamponare le cause dei nostri mali senza risolverli alla radice.

Commenti

  1. Grande! Da tenere in considerazione. Ciao Ale

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  2. Ne farò tesoro...ho ceduto ai pigri pensieri..

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  3. Dopo 2 anni di pausa forzata per i miei problemi di salute ho fatto la conta dei danni.
    Mi sono ritrovato senza muscoli, inzuppato di farmaci risultati dannosi perché non si trattava di artrite.
    Ho scoperto di avere avuto una leggera ischemia che mi aveva peggiorato la deambulazione e i vari dolori articolari.
    Ho iniziato sedute dall'osteopata per sbloccare le articolazioni dei piedi, delle spalle. Da 1 mese circa ho iniziato terapia di recupero in piscina.
    Sono stato lontano da palestre e dal mare che frequentavo anche d'inverno , per troppo tempo .
    Oltre al fisico anche il mio morale ne ha risentito.
    Ho vissuto soprattutto a casa,fra libri, riviste , musica e messe alla tv..
    Sono uscito solamente per esami ed accertamenti clinici.
    Comincio da poco a " riveder le stelle" !
    Spero di potere riprendere presto la mia attività in famiglia, il mio impegno di nonno, in parrocchia e ovunque potermi rendere utile.
    Salvo Patane '

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  4. Grazie Aurora per avermi ricordato, con questo nuovo post, l'importanza del movimento per vivere in salute . Muoversi è salutare non solo per il corpo, dimostrati scientificamente i benefici per gli apparati cardiovascolare, respiratorio,osteo articolare e per le malattie metaboliche ,ma anche per il benessere mentale e spirituale. Per quanto mi riguarda cerco di camminare ogni giorno ed evito l'ascensore se non sono carica di spesa...mi è difficile trovare il tempo per la palestra! Ancora grazie! È sempre un piacere leggere i tuoi interventi! Ti abbraccio. Maria Cristina Scorrano

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  5. Anche io dopo avere regalato denaro ad osteopata e suo operatore per posturale individuale sono approdata ad una palestra tre volte a settimana, dove una operatrice di posturale di gruppo ( ma anche .personalizzata) mi ha ridato quella elasticità indispensabile per muovermi senza accusare un dolore per ogni"tratta" del corpo ( dico tratta perché sto viaggiando 😀! Vincere la pigrizia è una pratica educativa che già ai bambini dovrebbe essere richiesta e pretesa. Anche la mente ha le sue " articolazioni "che si arrugginiscono e fare andare bene le gambe contribuisce a far girare la mente. La nostra " giovane "età, poi richiede di lubrificarsi. 😄Chiunque pratica la ginnastica si sente beneficiato. E allora, dai! abbasso la pigrizia, evviva il movimento

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