Donna amata e strumentalizzata

Vladimir di Rublev, Madonna della tenerezza, Icona russa in stile bizantino 


Sono tante le feste dedicate alla Madonna che si susseguono nel corso dell’anno liturgico e che scandiscono il tempo con i loro messaggi di fede che ripercorrono la vita, non solo terrena, di questa donna umile e semplice.

Il Vangelo parla pochissimo di lei, ma la sua figura ha sempre occupato uno spazio rilevante nella storia della cristianità, perché la sua è una vicenda unica e irripetibile, quella di una giovane adolescente scelta per diventare la madre di Dio.

L’espressione stessa, che tocca il cuore della fede cristiana, e cioè il dogma dell’incarnazione di Dio nella storia, lascia interdetti e fa trasalire di stupore. 

Sin dalle origini del cristianesimo, questo sarà il tema più largamente raffigurato nell’iconografia cristiana, insieme a quello della crocifissione di Gesù.

La "Madonna col bambino", che con una mano indica il suo figlio Gesù, accoccolato tra le sue braccia, per indicare che è lui la via da seguire, costella la storia dell’arte, dagli affreschi delle catacombe, alle tele di artisti comuni o molto rinomati, ai mosaici che impreziosiscono cappelle e basiliche.

E l’arte ha accompagnato anche lo sviluppo della religiosità e della devozione popolare per questa donna piccola ma inevitabilmente eccezionale.

Sin dal XIII secolo comincia a farsi strada l’usanza di dedicare a Maria l’intero mese di maggio, mese primaverile, tempo in cui nell’antichità si celebravano molte feste pagane incentrate sulla donna e sul tema della fertilità, riproposte dalla chiesa cattolica in chiave cristiana.


Nel medioevo nasce pure la preghiera del Rosario che ci riporta anch’essa alla stagione della primavera con i colori e il profumo delle rose, che simbolicamente vengono offerte alla Madonna attraverso la preghiera e l’uso della coroncina del Rosario, che richiama la corona di rose intrecciate tra loro da offrire alla donna per eccellenza.

Nel corso dei secoli prendono corpo molteplici iniziative di preghiera, manifestazioni religiose di vario genere e pellegrinaggi ai numerosi santuari mariani, luoghi di apparizioni e di miracoli, che progressivamente si spargono in ogni parte del mondo.

Nel mese di maggio, oltre alle numerose feste locali legate a particolari eventi storici, due giornate risaltano sul calendario: il 13 maggio, giorno delle apparizioni di Fatima, in Portogallo, e il 31, festa della Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta, giorno conclusivo del mese, in cui si svolgono processioni e celebrazioni solenni anche in ogni parrocchia.

Giotto, Visitazione, Cappella degli Scrovegni, 1306, Padova

Il culto che viene profuso attorno alla madre di Gesù è incommensurabile, e non solo nel mese di maggio e nella chiesa cattolica. In molti contesti supera perfino quello rivolto allo stesso Gesù.

Ma non sempre il culto è espressione di fede autentica. Tante volte è addirittura un culto “ateo” nel quale Dio non trova collocazione o ragione d’esistere. Perché la Madonna, come accade del resto anche per molte figure di Santi, prende il suo posto e, invece di essere ammirata, imitata e invocata come mediatrice che conduce a Dio, viene adorata, divinizzata, incensata, posta sugli altari che apparterrebbero solo a Dio.

L’attaccamento popolare così forte a questo simbolo della religiosità cristiana si spiega con l’esaltazione che la chiesa cattolica, nonostante la sua visione maschilista e clericale, ne ha sempre fatto nei secoli, attraverso i tanti dogmi mariani emanati, non solo dai Concili ma anche da alcuni determinati pontefici, insieme alla complessa impalcatura teologica e istituzionale che caratterizza il cattolicesimo.

Così è avvenuto in tutto il corso della storia, determinando la nascita e la diffusione di una devozione per la Madonna che potrebbe essere considerata sproporzionata e che  non è sempre espressione di fede genuina e autentica.

Feste mariane e patronali sono spesso ostaggio delle mafie 

Molto spesso, infatti, essa si confonde col devozionismo più retrogrado e oscurantista, o con superstizioni e strumentalizzazioni a fini anche politici, o addirittura criminali e perfino bellici, e la straordinaria testimonianza che questa umile donna ha lasciato alla storia viene continuamente distorta, deformata, ottenebrata.

È il caso dell’uso che da anni si sta facendo di una delle sue più suggestive rappresentazioni iconografiche, la Madonna col bambino, che viene usata storpiandone radicalmente il suo significato originario

È apparsa infatti tempo fa in televisione una icona che la raffigura, collegata però nientemeno che alla guerra in Ucraina. Non so quanti hanno avuto l'occasione di notarla e osservarla con attenzione. 

L’immagine, inquadrata dalla cinepresa, mi ha fatto balzare giù dalla sedia e mi ha obbligato ad aguzzare la vista per capire meglio di cosa si trattasse. Non mi stavo sbagliando.

La Madonna, dai tratti tipici delle icone bizantine, non stringeva infatti tra le braccia il bambino Gesù, ma impugnava un missile anticarro Javelin.


Incredibile ma vero! Si tratta proprio di uno di quei missili micidiali che l’occidente invia in Ucraina per sostenerla nella sua resistenza contro la Russia, e che sono utilizzati anche in molti altri conflitti.

Ma perché, mi sono chiesta, un missile è finito proprio tra le braccia della Madonna? Chi ha realizzato “quest’opera d’arte” e con quali finalità?

Sono andata così alla ricerca di informazioni e ho scoperto che, per finanziare le guerre, non solo quella esplosa in Ucraina, e per sostenere i bambini che rimangono orfani, vengono lanciate numerose iniziative commerciali che possano garantire profitti significativi e sicuri.

Tra queste, si colloca anche la creazione dell’icona che ha colpito la mia attenzione, un’opera dall’artista americano Chris Shaw del 2012, allestita dopo la primavera araba, e diffusasi velocemente sul web, fino a diventare sin dal 2015 un “meme”, cioè un simbolo virale, a sostegno dell’esercito ucraino.


La chiamano la Madonna di Saint Javelin, dal nome del sito web sul quale è stata postata e attraverso il quale è avvenuto questo capillare e immediato contagio, un sito nato espressamente per sostenere l’Ucraina contro l’invasione della Russia. 

Dell’immagine è stato creato anche un adesivo, realizzato da un artista di Toronto, Christian Borys, che aveva lavorato in Ucraina fino al 2019.

Il successo è stato fulmineo e dilagante. Nel giro di un solo mese ha raccolto oltre 1 milione di dollari. 

Non può lasciare certo indifferenti l’osservazione di una simile “opera d’arte”. 

È ovvio che l’intento e l’obiettivo dell’artista sia stato quello di attirare l’attenzione di un pubblico quanto più vasto possibile, per raccogliere fondi consistenti, e bisogna riconoscere che, l’idea di associare un tema religioso di immediata identificazione al messaggio della guerra e della difesa, sia stata assolutamente vincente.

Ciò non toglie tuttavia che la scelta appaia assolutamente inopportuna e azzardata perché veicola un messaggio depistante che distorce la verità dello stesso soggetto rappresentato.

Nel corso della storia, tanti sono stati gli usi e gli abusi strumentali di molti temi religiosi, deformati nella loro identità e sfruttati per fini che nulla hanno da spartire con i contenuti che esprimono. 

Paolo Veronese, La battaglia di Lepanto, 1572, Gallerie dell'Accademia di Venezia

Dalla croce di Cristo, diventata per l’imperatore Costantino e durante le crociate il segno in forza del quale sconfiggere il nemico, alla figura della Madonna, protettrice degli eserciti contro i barbari o i musulmani, e ispiratrice di feste religiose a ricordo di massacri e guerre vittoriose, come la festa della Madonna del Rosario, che ricorre il 7 ottobre e che è stata istituita in ricordo della battaglia di Lepanto contro i turchi ottomani.

È un vero peccato, una profanazione del sacro, che allontana inesorabilmente dal significato che questo simbolo esprime nella sua autenticità.

Dovremmo piuttosto liberarlo dalle tante incrostazioni che si sono via via accumulate nel corso della storia e dalle continue strumentalizzazioni che ogni giorno lo minacciano offuscandone la bellezza


E dovremmo ritornare al cuore del Vangelo, imitando le molteplici virtù umane che la Madonna incarna nella sua esistenza terrena: la semplicità, l’umiltà, la fiducia in Dio, l’abbandono al suo progetto di salvezza, l’accoglienza del mistero della vita, la forza di fronte al dolore, la fedeltà nonostante l’incapacità di comprendere fino in fondo il senso degli accadimenti.

È questo in fondo il vero motivo per cui ancora oggi, dopo duemila anni, il suo nome e la sua straordinaria vicenda umana dovrebbero essere ricordate, amate e celebrate. Non altro.

Commenti

  1. Associare simboli religiosi di culto e di preghiera per inneggiare o incoraggiare guerre e battaglie è quanto di più bieco possa esistere. Guerra e Religione dovrebbero essere neppure lontanamente pensate insieme. Il Signore non benedice mai il male, l'odio e la guerra. Giuseppe Raciti

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  2. L’uomo usa tutto per giustificare i suoi comportamenti.

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  3. Grazie Aurora. Come sempre descrivi con immediato effetto, attraverso i tuoi articoli, tematiche profondamente interessanti e ben documentate. È vero, Dio per noi credenti è TUTTO! Maria per me, in quanto mediatrice, lo è altrettanto. Condivido lo stupore per la raffigurazione belligerante di Maria. Lei è stata sicuramente una gran combattente, ma con un significato ben lontano dall'utilizzo delle armi! Ultimamente a Padova, presso la basilica di S. Antonio, proprio all'ingresso, ho incrociato lo sguardo di Maria che sorregge Gesù bambino, e che porge a noi un'espressione così sorridente che mi ha coinvolta e impressionata in maniera mai provata prima. È la " Madonna del pilastro". Lì la sua "arma" è il sorriso, che ho fatto mio, proprio nei momenti di profonda difficoltà. Quel sorriso inesprimibile è stata l'arma vincente in maniera assoluta. Silvana

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    1. Grazie a te Silvana! Il tuo commento è, come sempre, molto interessante e profondo… Grazie alle tue parole, ho scoperto anch’io la Madonna del pilastro. L’ho trovata in internet! È bellissima! Il sorriso di Gesù e della Madonna ti rimangono scolpiti nel cuore… Invito tutti a cercare questa immagine e a contemplarla! Grazie davvero! Aurora

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  4. Grazie Aurora, anche io non conoscevo questa immagine di Maria che mi sembra assolutamente inopportuna e lontanissima dall’insegnamento della Madonna .Quanti di noi la invocano nei momenti più difficili della propria vita, la pregano e le si affidano!Vederla con un missile tra le braccia è triste, fa male al cuore. Sandra Simoncini

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  5. Grazie Aurora! Sempre profonde e interessanti le tue riflessioni. Anche per me è stato un pugno nello stomaco vedere l'opera di Shaw...Preghiamo Maria perché doni la Pace al nostro martoriato mondo. Maria Cristina Scorrano

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  6. Da Salvo Patane '
    Per me è sempre una sorprendente meraviglia
    pensare che tutta la storia della redenzione è conseguente al
    " Fiat" di una semplice ragazza di 16 anni di Nazareth!
    Maria è venerata a tutte le latitudini e dai popoli che professano le religioni più disparate con gli appellativi più belli: Donna della pace, del buon consiglio, della salute, della giusta via, dell' aiuto, della prudenza, dell' aurora, della salvezza, ...
    La nostra mamma celeste è l' anello di collegamento tra noi poveri peccatori e il suo diletto Figlio e rende la nostra Fede più umana.
    Quando ci presenteremo al nostro Padre ci sarà Lei , " avvocata nostra" a perorare la causa della nostra salvezza. Ingrandira' il poco bene che abbiamo profuso e minimizzera' tutti i nostri errori e le nostre colpe dovuti alla nostra fragilità .
    Amen.
    Salvo Patane '

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  7. Ciao Aurora, i tuoi articoli sono sempre preziosi spunti di riflessione, finalmente ho staccato la spina e mi sono soffermata su questo, perchè mi attirava particolarmente.
    In effetti, sin dall’antichità, l’uomo, per sua natura debole e pauroso, ha sentito il bisogno di aggrapparsi a divinità costruite, raffigurate in icone, statue e amuleti e a manovrarle come burattini.
    E la storia ci dimostra che tutte le religioni sono state usate e manipolate, nel corso dei secoli, sia degli stessi poteri religiosi che da quelli politici, spesso coincidenti, come deterrente per assoggettare i popoli, privarli della libertà, entrare nel gioco delle loro motivazioni.
    In particolare, il Magistero della Chiesa si è avvalso del miraggio dei miracoli, attribuendo poteri speciali a statue e reliquie.
    Per tale retaggio, noi cattolici siamo portati a strumentalizzare la Madonna a misura dei nostri desideri e bisogni e ciò vale anche per le tre persone divine e per tutti i santi, anche quelli che decidiamo arbitrariamente di ritenere tali.
    Io stessa avevo già altre volte fatto in cuor mio queste considerazioni, ripromettendomi di non ricadere ancora in questo tunnel della falsa fede.
    Professare la fede autentica, disinteressata, scevra da superstizioni e condizioni è una conquista che mi piace identificare con il raggiungimento di uno stato di saggezza.

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