Una Vera Grazia
Le parole, lo sappiamo, possono avere tanti significati. Due i più comuni. C’è quello letterale , ma c’è anche quello simbolico , allegorico, metaforico. È il caso del titolo di questo post. Lo scoprirete solo leggendolo sino alla fine. Inizio la mia riflessione con una parola che ben si sposa con l’oggetto del mio racconto. “ Missione ”: un termine troppo usato e abusato, di cui spesso ci riempiamo la bocca ma del cui significato non abbiamo molte volte neppure la più pallida idea . La vita dei cattolici praticanti italiani generalmente scorre, infatti, tranquilla e indisturbata, tra una futilità e l’altra . Una vita borghese , coltivata ed esibita senza imbarazzo, come un diritto di natura, soggetta a una inguaribile dipendenza da mille inutili e fantomatici “bisogni” , che si attarda spesso pigramente su comodi e costosi divani, mentre si sentenzia su presunti errori degli altri, censurandoli senza alcun ritegno, e si disquisisce oziosamente del più e del meno. Le affermazioni