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Caro Francesco...

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  Caro Francesco , te ne sei andato all’improvviso, in punta di piedi, senza disturbare nessuno , dopo avere salutato e benedetto con un filo di voce il tuo popolo, mentre noi speravamo fiduciosi in una completa ripresa delle tue forze. Te ne sei andato nel giorno più bello dell’anno e più ricco di significato , che sintetizza tutta la tua vita di pastore instancabile e di profeta inascoltato e denigrato. Te ne sei andato dopo avere consumato la tua voce, giorno dopo giorno, a implorare pace, dialogo e inclusione , pronunciando parole di fuoco contro la guerra, la produzione delle armi e il vile trattamento dei migranti, anche quando il tuo fiato era ormai troppo corto per poter proferire anche una sola parola. Oggi tutti parlano di te, anche quelli che non hanno voluto ascoltarti e mettere in pratica i tuoi accorati e persistenti appelli di giustizia, dí accoglienza e di pace. Molti fanno a gara oggi a tirarti dalla loro parte , vantando una presunta amicizia e sintonia con te e...

Il tempo che ci vuole

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  Ci sono espressioni che, pur nella loro brevità, sintetizzano la vita inter a. Esse invitano alla riflessione e insegnano buon senso e saggezza.  Spesso le troviamo scritte come moniti lapidari su oggetti che non hanno un importante valore ma che vengono rivestiti di significato e resi particolarmente preziosi dal messaggio che ignari veicolano.  Una di esse mi è capitata per caso  sotto gli occhi mentre visitavo un negozio di casalinghi. Era  scritta a chiare lettere su un minuscolo oggetto, un piccolo timer da cucina per la misurazione dei tempi di cottura.  “Ci vuole il tempo che ci vuole”, ammoniva.  Immediatamente sono rimasta lì inchiodata a pensare, a scandagliare dentro quelle povere parole che scavano nell’intimo e portano a galla verità sopite, dimenticate e sepolte, o pezzi della nostra quotidianità che bruciano scottanti sulla pelle risvegliando inquietudini e progetti ancora incompiuti e sospesi. Così, più che i tanti bellissimi ogget...

Fragile memoria

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  Non è assolutamente possibile creare una classifica dei mali nei quali si può incorrere con l’avanzare dell’età , perché sono tutti tremendamente devastanti. Penso tuttavia che la cosa più grave che possa accadere ad un essere umano sia la perdita della memoria .  È  questo uno dei peggiori scogli contro cui può accadere di sbattere e frantumarsi , perché si viene privati inesorabilmente della coscienza di sé, della consapevolezza del proprio io, della capacità di ogni relazione, e si rimane in balia del nulla.  Le cause e l’evolversi di questa grave condizione possono essere molteplici . Sono infatti numerose le patologie che di caso in caso possono determinarla. Tuttavia alcuni tratti della sua manifestazione sono comuni a tutte e ricorrenti. Ci si ritrova gradualmente in preda a uno stato confusionale crescente , con pezzi della propria identità e della propria storia irrimediabilmente rimossi, con un vuoto enorme dentro la propria mente che perde progressivame...

Vi chiedo perdono!

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  In occasione dell’80° anniversario della strage di Marzabotto, il presidente Sergio Mattarella e il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier , legati da una sincera e solida amicizia, si sono incontrati il 5 ottobre per celebrare insieme la memoria di uno dei più efferati eccidi del nazismo, consumatosi tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944, in un’Italia stremata dalla guerra e dall'ottuso dispotismo delle dittature. Circa 800 le vittime in così pochi giorni, tra cui più di 300 donne e 200 bambini, anche neonati . La pietà e l’umanità infatti non appartengono ai carnefici che eseguono ciecamente e a mente fredda i crimini più spietati. Le parole pronunciate dal Presidente tedesco sono state forti e per nulla scontate e hanno toccato il cuore dei parenti delle vittime presenti alla cerimonia e di chi, come me, ha avuto la possibilità di ascoltarlo tramite i media. “ Fivizzano, Marzabotto, le Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Civitella, in tutte queste località le...