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Sophie Scholl

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  Oggi voglio parlare di lei, una giovanissima donna, condannata a morte per il suo coraggio e il suo amore per la libertà e la verità.  La sua colpa, quella di aver diffuso volantini contro il regime di Hitler e contro un’assurda guerra che da più di tre anni stava devastando l’Europa. Sophie Scholl è il suo nome : una ragazza piena di voglia di vivere, spensierata, gioiosa, amante della natura, della musica, del canto, del gioco, delle amicizie, degli scherzi, sensibile ai bisogni degli altri.   Non aveva ancor compiuto 22 anni quando viene arrestata a Monaco di Baviera il 18 febbraio 1943 e decapitata il 22 febbraio , dopo un estenuante interrogatorio durato tre giorni e un vergognoso processo farsa.  Si piega alla ghigliottina appena tre ore dopo il verdetto , con una gamba spezzata, una vistosa quantità di lividi sparsi sul corpo e diversi segni di torture. Con lei vengono decapitati anche il fratello Hans e l’amico Christoph che era appena diventato padre. Da sinistra: Hans Scho

L'ultimo "imperatore"

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16 gennaio 2023. Quante orribili notizie si susseguono incalzanti sullo schermo : lo schianto di un aereo in Nepal con nessun sopravvissuto, un sacerdote cattolico bruciato vivo in Nigeria, un attentato dell’Isis in una chiesa del Congo con 10 morti e 30 feriti, decine di donne rapite in Burkina Faso dai jihadisti, un impianto chimico esploso in Cina… Tutti eventi tragici che angosciano il nostro tempo e rabbuiano questo nostro mondo . Eppure questo giorno rimarrà memorabile nella storia per altro . Perché anche un fatto sensazionale, atteso per lungo tempo e fortemente sperato, è accaduto, così importante da spostare in secondo piano tutto il resto: il super boss Matteo Messina Denaro, dopo trent’anni di latitanza, è stato catturato . La gente applaude per strada a Palermo, sorride, si sente sollevata da un macigno, finalmente può sperare e credere nella giustizia! Mai era accaduta in Sicilia una manifestazione così corale di dissociazione dalla mafia . Tanti anni di sensibilizzazione

Umiliare per educare?

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  Non sono passate inosservate le recenti dichiarazioni del nuovo ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara , rilasciate nel corso del convegno “Italia Direzione Nord” che si è svolto a Milano lo scorso 21 novembre. Il caso a cui il ministro fa riferimento nel suo intervento risale al 20 ottobre e riguarda uno studente che aggredisce una insegnante , prendendola a pugni in faccia, e al quale viene inflitta come punizione la sospensione dalla scuola per l’intero anno scolastico, sanzione pesantissima se pensiamo che l’istruzione è uno dei fondamentali diritti della persona. Queste le parole del ministro: “Se ci si limita a sospendere per un anno, il rischio è che quel ragazzo vada poi a fare fuori dalla scuola altri atti di teppismo , o magari addirittura si dia allo spaccio o magari si dia alla microcriminalità. Quel ragazzo deve essere seguito, quel ragazzo deve imparare che cosa significa la responsabilità, il senso del dovere . Noi dobbiamo ripristinare non soltanto la scuola de

Dalla parte dei più poveri

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Il Brasile è troppo lontano da noi perché possiamo interessarcene o preoccuparcene. Le informazioni che ci arrivano dai mezzi di comunicazione sono così limitate e occasionali che non ci permettono di conoscerne la situazione sociale e politica. L’attenzione dei media infatti è polarizzata ogni giorno su argomenti vacui e irrilevanti , come le ripetitive, estenuanti e morbose inchieste su persone scomparse o uccise, o le mille congetture e polemiche, anche pretestuose, sulla nostra vita politica che intasano i talk show a tutte le ore: aria fritta sul nulla o su temi di alcun rilievo, per aumentare gli ascolti e addormentare i cervelli . Ma sicuramente non è sfuggito, alle persone più attente e di più elevati interessi, il nuovo appuntamento elettorale che nel mese di ottobre ha coinvolto il Paese e che ha visto fronteggiarsi , in un duello spietato all’ultimo sangue, i due più forti candidati, Bolsonaro e Lula . Per comprendere tuttavia l’importanza di queste elezioni e il valore de