La migliore TV




Ogni tanto la televisione propone ai suoi telespettatori qualcosa di interessante e di intelligente, seppure in una veste di leggerezza e di comicità.

È il caso della trasmissione televisiva, in onda da gennaio il giovedì in prima serata su Rai3, dal titolo Splendida cornice, un “varietà culturale” ideato e condotto da Geppi Cucciari, che ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico, e continua a essere seguito da molti italiani con vivo interesse e simpatia.

È una trasmissione spassionata e piacevole che finalmente tratta i telespettatori da persone intelligenti e pensanti, anche quando si vogliono rilassare e divertire un po', e non da incompetenti, ignoranti e ritardati mentali, che si accontentano di prodotti scadenti, confezionati appositamente per farli evadere dalla realtà, e studiati volutamente come penosi intrattenimenti per inabili da narcotizzare.

La conduttrice è una comica talentuosa e abile, non banale, che non ha bisogno di volgarità per attrarre il suo pubblico e suscitare ammirazione e apprezzamenti.


Sì, perché Geppi Cucciari non è una comica da strapazzo, ma una professionista di qualità. Oltre a essere una persona intelligente ha anche alle spalle un solido e insospettabile curriculum di formazione. Non ha frequentato infatti solo laboratori artistici e teatrali, ma è anche laureata in Giurisprudenza all’università Cattolica del Sacro Cuore con una tesi in Diritto internazionale pubblico.

Da comica e attrice, usa la cultura come contenuto della sua comunicazione, veicolata da espedienti originali e mai scontati che, tra una risata compiaciuta e un pensiero profondo, riescono a coinvolgere lo spettatore facendolo riflettere su argomenti di vario genere che mai ci si aspetterebbe vengano affrontati in una trasmissione che potremmo definire “di intrattenimento” ma che in realtà mantiene sempre, a suo modo, un profilo di qualità. 

Le discipline trattate da vari esperti spaziano dalla semantica alla psicologia, dalla storia all’astronomia, dalla musica alla letteratura, dalla giurisprudenza al teatro… senza esclusione preconcetta di alcun ambito del sapere.

I temi analizzati, anche quelli più impegnativi, vengono esposti con un linguaggio accessibile a tutti e con modalità comprensibili anche ai non addetti ai lavori, sia attraverso interventi di esperti che con performance di vario genere di bravi professionisti.

Sin dalle prime battute della trasmissione, colpiscono le immagini che arricchiscono il suo sfondo: oltre a quello della conduttrice, vi si alternano infatti i volti di personaggi illustri, impreziositi da “splendide cornici”, come quello di Anna Magnani, Frida Kahlo, Beethoven, la regina Elisabetta II, Rita Levi Montalcini, Oscar Wilde, Napoleone Bonaparte… che stanno a indicare la poliedricità e la serietà dei suoi contenuti culturali.


Tra i suoi ospiti fissi non ci sono vallette seminude attira-allodole, ma c’è il linguista e docente universitario Giuseppe Antonelli, il divulgatore Roberto Mercadini, lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, il giornalista e critico letterario Piero Dorfles, ma anche la scienziata e ingegnere aerospaziale Amalia Ercoli del Politecnico di Milano, impegnata nella pianificazione di missioni spaziali sulla Luna, su Marte e sulle comete.

In ogni puntata si alternano anche diversi ospiti, tra cui cinque “competenti omonimi” (come per esempio un certo “Matteo Renzi”) che richiamano alla mente personaggi famosi che naturalmente nulla hanno a che vedere con essi. 

Tra gli ospiti più prestigiosi, per citarne solo alcuni, che finora hanno dato il loro contributo alla trasmissione, ci sono i comici Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, il pianista compositore e direttore d’orchestra Nicola Piovani, il matematico e saggista Piergiorgio Odifreddi, l’attore e regista Beppe Fiorello, il comico Teo Teocoli, il trombettista e compositore Paolo Fresu, la prima ballerina al teatro della Scala Nicoletta Manni, il regista Pupi Avati, il fisico Vincenzo Levizzani, dirigente dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr di Bologna.

Tra le sue rubriche, ci sono quelle "serie", come Il libro più letto, Il teatro più vuoto, La mostra più o meno meritevole; e quelle "comiche", come Che tempo che fu, Splendido Tg, o i-factor.

Piero Dorfles parla del libro di Fedor Dostoevskij, Delitto e castigo

Il pubblico non è, come di consueto, spettatore passivo, invitato solo ad applaudire a comando, ma interagisce con la conduttrice e i suoi ospiti, con esperienze, curiosità e domande, divenendo complice della simpatica e brillante ironia della sua conduttrice.

Geppi Cucciari ha sempre una battuta pronta per redarguire bonariamente i suoi interlocutori o per commentare ironicamente i fatti che vengono di volta in volta raccontati. Ma ha anche la capacità di immedesimarsi fino a commuoversi quando si tratta di riflettere sulla drammaticità e la crudeltà della storia, come nella puntata del 26 gennaio nella quale intervista gli agenti della scorta di Liliana Segre, o quando il giornalista Piero Dorfles commenta “La tregua” di Primo Levi, o quando Ermal Meta racconta la sua dolorosa storia di profugo dall’Albania mentre presenta il suo libro “Domani e per sempre”.

Vorremmo che si moltiplicassero trasmissioni come questa, perché gli italiani possano essere aiutati a coltivare pensieri e sentimenti più alti e meno banali, maturando di conseguenza una maggiore consapevolezza della realtà e una migliore capacità critica.

La televisione, in passato, ha avuto un grande ruolo nel percorso di istruzione e di formazione culturale della popolazione. Chi non ricorda, per esempio, la tanto apprezzata trasmissione “Non è mai troppo tardi”, andata in onda dal 1960 al 1968, guidata dal famoso maestro Alberto Manzi, che ha insegnato a leggere e a scrivere a tutti quegli italiani analfabeti che non avevano avuto accesso alla scuola dell’obbligo, consentendo loro di conseguire il titolo di licenza elementare, e contribuendo anche all’unificazione del Paese, grazie alla diffusione della conoscenza della lingua italiana?

Una lezione del maestro Alberto Manzi

Oggi le trasmissioni di grande spessore culturale sono numerose, ma in genere vanno in onda in orari scomodi e sono seguite solo da élite di persone particolarmente interessate a specifiche aree del sapere.

La trasmissione della Cucciari, invece, che in una modalità leggera e rilassante risponde pur sempre a chiare finalità di buona informazione, ha il merito da una parte di distaccarsi dalla mediocrità insignificante del consueto genere di intrattenimento, dall’altra di imporsi all’attenzione di ampie fasce della popolazione, proprio grazie al suo format accattivante e divertenteveicolando contenuti  istruttivi e formativi.

Commenti

  1. Carissima Aurora anche stavolta hai centrato in pieno un tema cruciale del nostro tempo che qualcuno chiama "TV spazzatura" una serie di programmi demenziali, ridicoli a volte volgari. Non conosco nello specifico anche perché ho poco tempo per seguire la TV ma mi fa piacere leggere che esistono programmi interessanti. La comicità, quella vera, quella italiana è seria. Può sembrare una contraddizione ma non lo è. Il vero comico è colui che ti fa riflettere ridendo. E noi in Italia abbiamo dei veri maestri della comicità seria, (dal grande Totò a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, al grande Benigni e altre figure anche femminili di attrici comiche che ti fanno anche piangere non solo di risate. Giuseppe Raciti

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  2. Grazie! Condivido pienamente il tuo pensiero circa la necessità di programmi televisivi che abbiano un certo spessore culturale. In quest’ultimo periodo non ho proprio seguito la televisione, quindi non conosco per niente il programma di cui parli. Cercherò di impegnarmi a farlo. Grazie per le tue preziose riflessioni. Maristella

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  3. Grazie Aurora per il nuovo post! Condivido le tue riflessioni sui programmi offerti a noi spettatori dalla televisione. Trovo anch'io che "Splendida cornice" è una trasmissione che si distingue per la proposta culturale declinata con leggerezza, intelligenza ed eleganza. Perfetta la conduttrice, Geppi Cucciari. Colta, ironica, empatica. Lontana dalla "tv spazzatura " . Decisamente una trasmissione da apprezzare. Grazie ancora per la tua recensione. Un abbraccio. Maria Cristina Scorrano

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  4. La splendida cornice è un programma molto piacevole, condotto con garbo e ironia da una donna intelligente.Hai ragione Aurora a segnalarlo soprattutto perché si distingue dai tanti programmi in cui ospiti arroganti si urlano addosso. Mi permetto di aggiungere ,a questo tuo prezioso contributo ,un programma quotidiano su Rai tre “generazione bellezza” .Va in onda dopo il telegiornale della sera e tratta di piccole realtà locali, dalla Sicilia al Piemonte, in cui persone resilienti e determinate hanno saputo ,con pochi mezzi e molta creatività dare una speranza al loro territorio .Grazie
    Sandra Simoncini

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