Gratitudine

 

Da un po’ di anni la mia vita è cambiata. È come se fossi uscita di prigione dopo lunghissimo tempo e avessi finalmente incontrato il mondo, la sua luce, i suoi colori, i suoi profumi.

Quanti amici da recuperare, quante storie da ricucire, quanto amore da scambiare!

Ogni giorno, come dice il profeta Isaia, allargo lo spazio della mia “tenda” per accogliere nel cuore un nuovo volto, un nuovo incontro.

È il trionfo della gratuità, dell’amicizia, della serenità, della gioia.

È finito l’inverno della solitudine. È finito il tempo del silenzio. È finito il dolore dell’incomunicabilità, del sospetto, della critica, del giudizio.

Se basta pronunciare una sillaba al telefono, o inviare un breve messaggio scritto, per riconoscersi immediatamente e “incontrarsi” dopo anni, o anche decenni, e per questo gioire, e sorridere, e parlare, e raccontarsi cose belle e tristi della vita, e continuare a pensarsi, a cercarsi, allora senti che lì c’è la perla preziosa, l’amicizia vera, quella che dura per sempre, e che finalmente dopo tanta lunga attesa riprende vita ed espressione.


La mia giornata ora è popolata di tanti volti, di tante voci, di sorrisi, di suoni, di armonia. Ora il tempo mi appartiene e posso dedicarlo alle cose che hanno più valore. Sento che la vita è bella, piena di sorprese e di doni gratuiti da scambiarsi, senza alcun interesse recondito, senza calcoli e opportunismi, senza rivendicazioni e pretese.

Il mio cuore è colmo di gratitudine per questo. Perché nulla è scontato e dovuto. Ma tutto è dono gratuito che sgorga da cuori generosi, da menti libere, da animi leggeri.

E vorrei dire grazie alla vita e a ogni incontro, a ogni sorriso, a ogni ascolto attento, a ogni accoglienza, a ogni volto ritrovato che popola la mia giornata e che arricchisce di storie, di notizie, di idee da condividere la mia quotidianità.

Può sembrare strano e paradossale, ma solo oggi, pur vivendo da sola, mi sento abbracciata dal mondo e circondata da attenzioni e affetto come non mai. Non basta infatti stare in compagnia per non essere soli. Anzi, a volte, certe compagnie scavano ancora più marcatamente il fossato dell'isolamento.


L’ho sperimentato purtroppo di persona nel mio passato in cui ho vissuto lunghi anni di profonda solitudine. Pur convivendo con altri, infatti, mi accorgevo spesso di poter parlare solo con me stessa, mentre attorno a me respiravo ogni giorno aria di diffidenza, di rivalità, di invidia, di chiacchiericci, come ama chiamarli Papa Francesco, e dovevo guardarmi le spalle da “nemici” impensabili che potevano insidiarmi per farmi cadere. Una tristezza e una povertà umana infinita!

Nonostante i tanti errori che, nel mio passato, ho commesso e ho subito, spesso per troppa ingenuità ed eccessiva fiducia mal riposta, e che mi sono costati profondo disagio, amarezza, lacrime e dolore, la vita è stata con me anche generosa e mi ha insegnato a rimettermi ogni volta in piedi e a cogliere sempre con coraggio e intraprendenza le buone opportunità che mi si sono presentate e che hanno costruito e consolidato la mia personalità. 


Per questo posso dire con San Paolo: “Per grazia di Dio sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana.” (1Cor 15,10).

Oggi la vita sta ricompensando abbondantemente i tanti sacrifici fatti. Ed è così grande la mia serenità e la mia gioia, che tutto mi appare come un miracolo e ogni momento sento il bisogno di pronunciare parole di gratitudine e di riconoscenza per quanto mi accade.

Ho scoperto casualmente che, tra le tante giornate mondiali e internazionali istituite, c’è anche quella della gratitudine che si celebra in tutto il mondo il 21 settembre

Come tutte le altre giornate, anche questa ha lo scopo di mettere a fuoco un valore che dovrebbe avere spazio quotidianamente nella nostra esistenza, in tutte le sue dimensioni e relazioni.

Se fossimo davvero capaci di esercitare questa virtù, la vita sarebbe per tutti più bella, più serena, più giusta!

Perché la gratitudine racchiude in sé tante sfumature che sono indispensabili al vivere sociale e che si declinano in atteggiamenti costruttivi e positivi nei confronti degli altri: la gratuità, la gratificazione, la grazia, la capacità di dire grazie.

Tutte parole che hanno la medesima radice e che possono essere ricondotte a una sola origine etimologica, l’aggettivo latino “gratus” che significa gradito, ben accetto, grato, gradevole, riconoscente, e da cui deriva anche quella breve parola di due sole sillabe, gratis, che ci comunica gioia perché si offre a noi come un regalo e quindi come fortuna, sorpresa, soddisfazione.


Se ricevere gratis un oggetto ci riempie di gioia, perché crediamo di avere fatto un affare, o di essere stati premiati per un nostro merito, anche supposto, immaginiamo quale pienezza di emozioni può sgorgare dal nostro intimo se è una persona a concederci gratis la sua amicizia, la sua attenzione, la sua considerazione.

E cosa può accaderci, dunque, di più gradito e gradevole nella nostra esistenza che essere circondati da persone che condividono gratis la loro vita e che suscitano nel nostro cuore gratitudine e riconoscenza?


Perché anche la gratitudine, per natura sua, è gratuita, non si manifesta per un secondo fine, non ha lo scopo di assoggettare l’altro, ma riconosce, rispettando la sua libertà e la sua autonomia, il suo dono generoso e disinteressato, anche nelle piccole cose.

Non si è grati per finzione, per adulazione, per accaparrarsi il consenso o l’affetto dell’altro, per circuirlo e imprigionarlo nei propri schemi e interessi utilitaristici.

Si è grati perché si riconosce nell’altro la sua sincera attenzione, la sua capacità di empatia, la sua vicinanza attenta che diventa partecipazione e condivisione del tuo vissuto.


Ma la gratitudine è pure gratificazione che ci si scambia anche inconsapevolmente. 
Quando si è capaci di riconoscere il dono dell’altro e si manifesta la gioia che ne scaturisce, inevitabilmente si ricolma l’altro della stessa gioia, gratificandolo per quello che è e per quello che fa.

Provo a immaginare a volte cosa sarebbero la società, la vita lavorativa, i legami familiari, se fossero impostati su questo valore. Quante relazioni gratificanti nascerebbero e quanti benefici potrebbe godere ogni persona coinvolta, quanti migliori risultati scaturirebbero dal proprio lavoro, dalle persone che educhiamo e che aiutiamo a crescere, dalla stessa attività produttiva.


Ma la gratitudine è anche grazia, e cioè eleganza, delicatezza, pazienza, dolcezza, sensibilità, cura, attenzione per l’altro. È avvicinarsi all’altro in punta di piedi, non pretendere nulla con prepotenza o arroganza, sapere rispettare i suoi tempi e i suoi momenti, sapere attendere senza imporre a tutti i costi la propria presenza e la propria volontà.

Se poi pensiamo al significato teologico del termine grazia, siamo aiutati a cogliere meglio, in tutta la sua pienezza, l'assoluta gratuità di questo bene straordinario.

Perché in teologia la grazia non è solo la guarigione fisica o spirituale che Dio concede nella sua benevolenza a chi si rivolge a lui con fede, ma è la vita stessa di Dio che si comunica agli uomini gratuitamente e inaspettatamente, arricchendoli della sua pienezza straripante e che, se la sappiamo chiedere e accogliere, possiamo anche condividere con gli altri.

È bello inoltre pensare che gratitudine significa anche capacità di dire “grazie”, esprimendo a voce alta la propria riconoscenza, senza darla mai per scontata. Perché questa piccola parola, se non è formale, se è piena di sentimenti sinceri di affetto e di apprezzamento, restituisce all’altro un po’ di quell’attenzione che ci ha regalato, insieme a tanta gioia e rinnovato desiderio di donarsi.


Siamo rassegnati spesso a vivere in una società dove non c'è spazio per la gratuità e la gratitudine, in cui nessuno è disposto a regalare niente, dove la concorrenza diventa sopraffazione dell’altro, dove il carrierismo giustifica ogni bassezza morale, e sembra impossibile sognare e costruire una convivenza accogliente e inclusiva, dove la socialità diventi spazio di rassicurazione per tutti.

E invece non bisogna rassegnarsi e omologarsi alla massa, perché ognuno di noi può diventare, se lo vuole e per quanto gli compete, costruttore e artefice di un mondo davvero alternativo.


Venire a conoscenza di questa giornata mondiale davvero speciale, ha fatto scattare dentro di me il desiderio irresistibile di esprimere a voce alta la mia gratitudine a tutti coloro che mi hanno aiutato, anche senza saperlo, a raggiungere la serenità che pervade oggi la mia esistenza.

Scrivendo queste riflessioni, che non sono parole retoriche e vuote, pur essendo forse un po’ utopiche e poetiche, scorrono davanti ai miei occhi i miei tanti amici e familiari, anche lontani geograficamente, ma in tanti modi presenti e vicinissimi, che riempiono la mia giornata con le loro storie, le loro vicende, i loro vissuti.

Non credo che gioielli o lingotti d’oro possano impreziosire di più la nostra esistenza di quanto lo facciano le belle relazioni interpersonali.

Potrei fare tanti nomi, un lunghissimo elenco, impossibile da contenere in poche righe, ma sicuramente molti di voi che leggete in questo momento vi starete riconoscendo in queste parole, ricorderete i dialoghi intensi e profondi che abbiamo intrecciato, le confidenze più intime e dolorose che abbiamo condiviso, i percorsi e gli eventi difficili o gioiosi che ci siamo raccontati. E tutto questo è dono, grandissimo, prezioso, inestimabile. Il dono più grande che la vita può fare a chi sa scegliere le cose che contano.


Per questo dico grazie a tutti, riempiendo idealmente questo grazie di colori e di luci. E, se fossi un’artista, tesserei un arazzo con i colori e le luci che la gratuità e la gratitudine emanano continuamente nella mia vita, disegnandovi sopra i volti di tutti voi che vi riconoscete nell'espressione della mia gioia e che rendete bella ogni giorno la mia esistenza.

Commenti

  1. Grazie a te, grazie per esserci! ❤️

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  2. Che belle parole, sembravi proprio ispirata.Grazie Sandra

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  3. Grazie per il tuo grazie alla vita all'amicizia alla libertà nell'amore reciproco . ..

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  4. Grazie!! Le tue parole sono come la pioggia, come un fiume in piena e mi confortano! Scrivi cose vere profonde e bellissime! Grazie! Aurora

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  5. Aurora, alla fine di queste meravigliose considerazioni e tue esperienze di vita mi sono commossa. Da ogni parola: solitudine, riconoscenza , grazia ecc. hai fatto scaturire tanta meraviglia. Ho letto tutto d’un fiato!Faccio parte anch’io di quelle persone? Sono felice che finalmente hai imboccato la via della serenità. Un abbraccio fortissimo! Ti voglio bene ❤️🥰 Marilia

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  6. Grazie Marilia!! Che belle riflessioni che hai scritto!! Mi riempi di altra gioia😍😁!! Tu sei la prima delle tante persone che arricchiscono la mia vita!! Grazie ❤️ Aurora

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  7. Che belle riflessioni profonde. Complimenti. Potresti fare la motivatrice…. anzi queste belle parole e pensieri ci coinvolgono e ci motivano pure a noi. Io da diversi anni combatto contro le lamentele come forma di comunicazione interpersonale che leggendo bene il tuo articolo è proprio l’opposto della gratitudine quindi perfettamente in tema con questo articolo. Ciao Ale

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    1. Hai proprio ragione! Le tue parole mi fanno molto riflettere! I luoghi di lavoro, in modo particolare, sono i più soggetti a questo genere di comportamento: lamentarsi di tutto senza saper cogliere gli aspetti positivi delle persone che si hanno a fianco e del proprio lavoro. Peccato! Perché ci roviniamo di più la vita con le nostre stesse mani. Eppure basterebbe poco… una diversa prospettiva! Grazie del tuo contributo. Aurora

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  8. Sono contenta per te, Aurora!
    La gratitudine si sviluppa attraverso i nostri percorsi di vita. Se la strada, intrapresa per ricevere e diffondere Amore, risultasse troppo facile, tutto sarebbe scontato e non saremmo sicuramente grati , così come quando avviene l'inevitabile alternarsi della GIOIA e della SOFFERENZA nelle vite di ciascuno di noi. Tutto ciò ci spinge verso scelte di vita più idonee e più consone al nostro carattere e alla nostra personalità.
    Sinceri e affettuosi auguri!

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    1. Cara Silvana, ti ringrazio molto per le tue parole di comprensione e di vicinanza. Devo dirti però che certi ambienti non dovrebbero trasformarsi in luoghi di disagio e di sofferenza… Se no, con questi risultati, sarebbe meglio se non esistessero. Inoltre le cause dei problemi a cui mi riferisco non sono il carattere o la personalità, che tutti abbiamo e che difficilmente collimano, ma sono di ben altro genere. Non è questo il luogo opportuno per approfondire, ma tu che sei una persona intelligente e sensibile, se ti fai qualche domanda, puoi capire meglio a cosa mi riferisco. Ti abbraccio con affetto. Aurora

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  9. Da Salvo Patane'
    Mi firmo subito perché ogni tanto dimentico di farlo alla fine.
    Grazie Aurora per i tuoi intensi articoli che provocano la mia riflessione.
    Te ne sarò per sempre " grato " .
    Spesso la mia vita scorre veloce fra un impegno e l'altro e quindi è essenziale ritagliarmi degli spazi per vedere dove sta andando.
    Talvolta mi accorgo che il corpo è andato così avanti che mi devo fermare ad aspettare la mia anima che è rimasta indietro.
    In me c'è questa continua ricerca di sincronizzare " corpo ed anima" per trovare il giusto equilibrio .
    Salvo Patane'

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    1. Grazie Salvo! Sono davvero contenta che le mie riflessioni siano di aiuto, non solo a me, ma anche a tanti amici che mi leggono con assiduità e interesse, arricchendomi dei loro contributi. Anche questo è un modo per fermarsi e riflettere. Era proprio questo lo scopo! La mia mente non è mai ferma, neanche quando dormo, e continuamente sento il bisogno di confrontarmi e condividere tante idee, meditazioni, considerazioni, speranze che maturano dentro di me. Grazie di questo prezioso scambio reciproco di doni! A presto… Aurora

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  10. Grazie Aurora , mi sembrava di averlo scritto io , la gratitudine e la mia gioia di vivere anche nelle piccole cose, lo stupore che tutto e un regalo ,anche la vita. Ciao Ione

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  11. Cara Aurora,
    nonostante io conosca bene le vicissitudini che hai dovuto subire, la tua storia mi commuove ancora e so che anche per te il ricordo è doloroso.
    Del resto non possiamo cancellare il nostro passato, in qualche modo esso ci rimane dentro, ma ciò è utile a mantenerne la giusta distanza.
    Oscar Wilde diceva: “Non voglio cancellare il mio passato, perché nel bene e nel male mi ha reso quello che sono oggi. “
    Ricordo bene la tua discrezione, che non faceva trapelare in alcun modo il tuo travaglio.
    Immagino come sia stato faticoso il tuo silenzioso, costante cammino verso l’emancipazione da quei legami deleteri per la tua salute fisica e spirituale.
    E immagino che, ad ogni giorno che passava, ti vedevi sempre più costretta in nuove molteplici necessità quotidiane e il traguardo ti sembrava irraggiungibile.
    Occorreva trovare il coraggio di spezzare la catena, corazzandoti di impassibilità se necessario, concentrandoti in tutte le possibili nuove opportunità per realizzare il tuo legittimo progetto.
    E non hai desistito.
    Anche nei momenti più bui, la tua nave aveva una lanterna, era la consapevolezza costante che stavi facendo la cosa giusta.
    Sei stata brava a superare qualsiasi difficoltà e spero di aver contribuito in parte anch’io alla tua felicità.
    Ciao
    Alida

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    1. Grazie Alida! Intuisci tante cose che hanno reso difficile e molto travagliata la mia vita. Ma “ilcoraggio di spezzare la catena” in realtà non l’ho mai avuto, per il mio profondo senso del dovere e per la responsabilità eccessiva che mi ha sempre motivato e animato. Qualcun altro ha spezzato la catena che mi teneva prigioniera, inaspettatamente e inconsapevolmente, aprendomi una porta e ridandomi la libertà! Certo, io questa porta aperta, anzi spalancata, non me la sono lasciata sfuggire! A questa persona, che mi conosce appena, sarò sempre grata perché, senza rendersene conto, ha fatto la cosa giusta, sistemando in modo corretto le “pedine” di un “gioco” che procedeva per vie difettose. Per questo non finirò mai di ringraziare il Signore. ❤️🙏 Aurora

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  12. Cara Aurora, leggendo le tue riflessioni mi sono reso conto che il nostro risentirci non è casuale ma fa parte di quel flusso della vita che anche dopo tanto tempo ci fa assaporare le stesse sensazioni, gli stessi sentimenti che in maniera sincera ci hanno fatto fare insieme un tratto della nostra strada. La gratitudine è una mia scoperta recente. Sono molto cambiato, sono meno religioso, ma ho approfondito la mia spiritualità e la gratitudine è una mia costante compagna di viaggio. Sono grato alla vita, accolgo con serenità quello che mi offre, non maledico le prove ma cerco di vedere in esse una possibilità di evoluzione verso la pienezza. Rifletto e cerco di fare mie parole come cura, pace, perdono, attenzione, misericordia, condivisione e mi impegno perché non siano solo parole ma atteggiamenti concreti. Sono felice del percorso che hai fatto e mi fa piacere sentirti più libera e serena. In maniera diversa, ma anche per me è così e cerco di non sprecare nemmeno un attimo del tempo che ci rimane (Battiato). Mirio

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    1. Caro Mirio, ti ringrazio moltissimo per le cose che scrivi, che rivelano il tuo percorso di vita, per nulla semplice, e quello che ti ha sempre caratterizzato: la tua grande e profonda sensibilità e spiritualità.
      Dei valori fondamentali sono profondamente radicati nel tuo cuore e nulla potrà mai spazzarli via!
      Grazie per la vicinanza che mi dimostri e che mi confermi ancora una volta.
      E grazie anche del nuovo traguardo che ti prefiggi, da abile atleta e bravo educatore quale sei, in piena sintonia col mio:
      “Non sprecare nemmeno un attimo del tempo che ci rimane”! Aurora

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  13. Mi hai veramente fatto un bel regalo.
    Quanto sono belle le Tue riflessioni!!!
    Umanamente,ognuno di noi ha provato anche solo una piccola parte dei sentimenti da Te provati,e quindi comprendiamo bene i Tuoi stati d'animo.
    Carissima Aurora,la vita è breve e bisogna viverla con serenità e GRATITUDINE.
    GRAZIE assai.
    Filippo Grillo.

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  14. Grazie, Aurora! Veramente un dono prezioso questo tuo scritto, o meglio, questa tua testimonianza! La gratitudine è un sentimento positivo, generativo di vita piena, di bellezza, di percorsi di pacificazione interiore, di lettura sapienziale dei propri vissuti, di rinnovata capacità relazionale. Lo sguardo grato è luminoso e illuminante. Tutto è grazia, è importante che tu me lo abbia ricordato. Anche la nostra vita di fede non trova la sua fonte e il suo culmine nell' Eucarestia, nel "rendimento di grazie"? Ti abbraccio con tanto affetto e riconoscenza. Maria Cristina Scorrano

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    1. Grazie Maria Cristina! Molto profondo quello che mi scrivi… mi invita a meditare ancora! Senza esserne fino in fondo consapevole, ho toccato un tema che sintetizza il senso della nostra vita, e non solo qui e ora… Ti abbraccio forte! Aurora

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  15. È il miglior articolo che hai scritto nel tuo blog! Condivido tutto grazie grazissime. Paola Lamartina

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  16. Cara Aurora GRAZIE!
    Mi sono presa del tempo per leggere, anzi per dedicare il giusto tempo!
    Bellissima riflessione e quanta verità.
    Mi sono ritrovata nelle tue parole e tra quei volti... ci siamo tutti noi che continuiamo a credere nella cura ed attenzione “per” l’altro. Soprattutto ho ritrovato la mia storia ed il mio “dono” speciale, che riempie di gratitudine le nostre vite e che per caso l’etimologia del suo nome, Matteo vuol dire “dono di Dio”.
    Per caso o per dono ( lo preferisco pensare) si festeggia proprio il 21 settembre. Teologia degli eventi!
    Con gratitudine, Carmela

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    1. Carmela carissima, dirti grazie è troppo poco! Le tue parole mi colpiscono e mi commuovo nell’intimo… Non avevo colto queste coincidenze straordinarie che la tua sensibilità e la tua storia hanno fatto esplodere dentro di te. Immagino le tue emozioni… Il tuo carissimo Matteo è proprio un “dono di Dio” a cui dai la vita ogni giorno e che ti ricambia anche con un suo solo sorriso! Ed è bellissimo che il suo nome sia così fortemente unito al valore della gratitudine che circola nella tua famiglia e si espande oltre i suoi confini. È proprio vero che c’è un disegno più grande di noi, in cui i nostri gesti di donazione, piccoli o grandi che siano, misteriosamente trovano spazio e significato, e si intrecciano tra loro, come in un arazzo di mille colori. Grazie infinite per la tua preziosa condivisione! Aurora

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  17. Leggo solo oggi queste tue riflessioni cara Aurora.. impossibilitata per le tante cose che la vita ogni giorno mi riserva.... La parola gratitudine mi accompagna quotidianamente...sono certa che in quel dipinto ci sono anche io.... un abbraccio ...e continuiamo a vivere la nostra vita intensamente accogliendo il cambiamento delle stagioni ....Lucia Zoda

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  18. Grazie per la condivisione di questo tuo percorso in cui credo tanti possano ritrovarsi in alcuni passaggi e sentimenti. Anch'io sono grata di tutto ciò che ha costituito il mio percorso di vita, nel bene e nel male, e come te oggi apprezzo compiutamente la vita concessami e le "sfaccettature" del mondo che mi circonda. Stefy

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