Bambini



 “Lasciate che i bambini vengano a me” (Mc 10,14) diceva Gesù ai suoi discepoli che volevano allontanarli da lui, considerandoli un elemento di disturbo alla sua predicazione.

Mi ha sempre colpito questa predilezione che Gesù ha manifestato con determinazione in diverse occasioni per i più piccoli, fino a definire il ritorno all’infanzia come la condizione necessaria e indispensabile per l’ingresso nel regno dei cieli (cfr. Mt 18,3). 

Devo però riconoscere che soltanto sperimentando personalmente la bellezza di questa realtà ho compreso fino in fondo il significato delle sue parole.

Da alcuni anni sto vivendo infatti la gioia incommensurabile di seguire da vicino la crescita di un bimbo meraviglioso, uno dei miei pronipotini,  specie da quando ho avuto la fortuna di abitare a poca distanza dalla sua abitazione. Mi può capire bene solo chi ha la fortuna di vivere la mia stessa esperienza...

Ogni volta che mi capita di passare con lui delle ore, penso sempre che sono proprio i bimbi il vero paradiso su questa terra, che sono loro, prima di ogni altra cosa, a fare bello e luminoso il mondo, che solo accanto a loro si può gustare la gioia vera.



Certo, per i genitori è anche una grossa fatica crescere un bimbo, una responsabilità che comporta rinunce e sacrifici, perché la vita non la si dona una volta sola, ma ogni giorno!

Altra cosa è per una semplice prozia come me, che ha il vantaggio di potere godere tutta la bellezza che scaturisce dalla sua compagnia!

Luigi, che sta per compiere 8 anni, non è solo un bimbo bellissimo che ti illumina con il suo sorriso e con la luce dei suoi occhi. È anche un bimbo intelligente e creativo, che usa la sua fantasia a 360 gradi ed è capace di divertirsi con niente, perché nulla gli è impossibile immaginare attorno a sé e tra le sue mani. 

Così in un attimo si trasforma in mille personaggi: in costruttore di palazzi, di piscine, di strade... in pompiere, in poliziotto, in pilota di auto o di moto, in astronauta, in chef, in nuotatore, in giardiniere, in ballerino, in cantante rock. Vede attorno a sé ogni tipo di negozio in cui acquistare tute, divise, mattoni, cemento, travi, tegole, cavi elettrici e tubi idraulici... È un ingegnere provetto! Alle sue costruzioni non manca nessun dettaglio. Ma è anche un arredatore che progetta, acquista e sistema tutto l’arredamento necessario...


Tra le sue passioni privilegiate c’è anche la pittura e la scrittura. I suoi disegni sono davvero uno spettacolo, anche perché non di rado li usa per creare le scenografie dei suoi spettacoli teatrali... I suoi “libri” sono originalissimi e stupefacenti! La zucca canterina, Una notte con la befana, La guerra, sono alcuni dei suoi titoli più divertenti.



Io sono stata promossa da lui sua “apprendista”, perché giustamente imparo molto da lui! Ma sono anche la sua compagna di giochi, la sua partner nelle gare sportive, la sua collaboratrice nelle imprese impossibili dei vigili del fuoco, la sua compagna poliziotto con cui insegue e accerchia un ladro per poi chiuderlo in prigione.... E devo stare al suo passo! Non mi è consentito fermarmi! A meno che non inseriamo nel gioco una sosta al ristorante o il pernottamento a casa....

Insomma, non si finirebbe mai di elencare e descrivere i suoi giochi e tutto quello che essi rivelano della sua crescita progressiva, delle espressioni sempre nuove di cui si appropria, che pronuncia con disinvoltura quando meno te l'aspetti e che sorprendono! 


Paradossalmente, anche la stessa pandemia, pur nella sua oscurità, è stata a volte per me un’occasione di felicità unica che mi ha concesso dei privilegi impensabili nella normalità: diventare cioè per qualche giorno “compagna di banco” dell’alunno Luigi della 2B, che seguiva sull’iPad la didattica a distanza! Che spettacolo! Sono rimasta senza parole! Scoprire in lui la gioia e la curiosità di imparare, osservare l’attenzione e la serietà con cui seguiva le spiegazioni delle maestre, vederlo sempre impaziente di rispondere alle domande, con il braccio sempre alzato che quasi gli si scollava dalla spalla, aspettando comunque con rispetto il suo turno per intervenire... Un’esperienza preziosa che non potrò mai dimenticare!

Peccato che crescendo perdiamo tutti molte di queste bellissime caratteristiche tipiche dell'infanzia. Se rimanessimo un po’ bambini il mondo sarebbe diverso! Non sarebbe questo luogo inospitale e triste nel quale tutti viviamo con paura e sospetto...

Commenti

  1. avevo parlato del fatto che noi tutti rimaniamo bambini ... le vicende della vita ci costringono a tenere comportamenti che non ci poiacciono molto ... ma dentro di noi, a qualunque età, rimane sempre il famoso "fanciullino" sul quale esiste ormai copiosa letteraturfa...

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