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C'è ancora domani

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  Un coro unanime si leva a ogni fine proiezione per commentare “C’è ancora domani”, opera prima di Paola Cortellesi, valida attrice, irresistibile comica, insuperabile imitatrice, esperta cantante, abile sceneggiatrice, e ora anche regista di grande spessore: “brava, brava, brava!” Si potrebbero usare mille qualifiche per definire la competenza e l’originalità di questa artista dalla personalità poliedrica, all’altezza della situazione in qualunque contesto la si osservi, che ha dimostrato ancora una volta le sue indiscutibili doti anche in questo suo sorprendente esordio da regista. Ma tutti gli elogi che potremmo rivolgerle confluirebbero in questo solo semplice ma inequivocabile aggettivo: brava, anzi bravissima.  Infatti, oltre all'argomento delicato , impegnativo e coraggioso che ha scelto di trattare e la prospettiva costruttiva e per nulla prevedibile e scontata entro cui ha voluto collocarlo, quello che colpisce è la maestria e l’assoluta unicità che ha dimostrato nella

Incredibile ma vero!

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  Ha dell’incredibile il decreto attuativo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 settembre, che fa seguito al Decreto legge Cutro approvato dal Governo dopo il tragico naufragio sulle coste calabre del 26 febbraio con oltre un centinaio di vittime. Il decreto dà il via tra l'altro ai nuovi “Centri per le procedure accelerate di frontiera”, riservati ai migranti economici , provenienti cioè da Paesi “sicuri” dove si presume che viga un regime democratico di governo. Ad oggi esiste un unico esemplare di tali centri nella cittadina di Pozzallo, in Sicilia, con solo 84 posti. La permanenza prevista al loro interno sarebbe di appena 4 settimane , il tempo necessario per accertare il diritto alla protezione internazionale del migrante o il suo rimpatrio . Tuttavia, per scongiurare tale trattamento, il decreto prevede un’alternativa  “ vantaggiosa ” : i l pagamento di una fideiussione e la possibilità di attendere in stato di libertà la fatidica decisione. La fideiussione no