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Il gesto estremo

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  Ha suscitato tanta incredulità e sgomento la notizia della morte di don Matteo Balzano , il giovane vicario parrocchiale di Cannobio, che, nel segreto della sua abitazione, sabato 5 luglio ha deciso di togliersi la vita. Non conosciamo le cause che hanno determinato questa sua decisione. Sicuramente coloro che hanno seguito il discernimento della sua vocazione, la sua formazione e la sua consacrazione al ministero presbiterale hanno dei dati in più per valutare l’accaduto e spero che, ammesso che ne abbiano la consapevolezza, riescano a mettere in moto dentro se stessi un profondo esame di coscienza e una illuminata revisione del loro operato . La nota diramata dalla diocesi di Novara , per dare l’annuncio della morte di don Matteo, descrive così il suo iter pastorale: “Dopo un periodo vissuto presso il Santuario di Re, aveva ripreso con entusiasmo la propria missione tra i giovani dell’oratorio della parrocchia di Cannobio”. Don Matteo alla sinistra di Mons. Franco Giulio Bra...

Il valore più grande

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Mi hanno insegnato che la vita è il valore più grande che esista , il diritto più universale e indispensabile da rivendicare e da difendere, il bene più essenziale che va necessariamente garantito a ogni essere umano e che va messo sempre al primo posto, costi quel che costi.  L’ho letto sui libri su cui ho studiato per decenni, l’ho ritrovato sulle carte costituzionali nazionali e internazionali frutto del progresso culturale di molti popoli e Stati, l’ho sentito enunciare a organismi politici mondiali come principio inviolabile, indiscutibile e non negoziabile. “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della sua persona”, ONU, Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 3 L’ho insegnato ai miei studenti come una verità assoluta e intoccabile , suscitando tra di loro accesi e appassionati dibattiti… Eppure i fatti ci dimostrano ogni giorno il contrario , riducendo questo grandioso enunciato in un bel proclama teorico e astratto e in un’enorme e col...

Habemus Papam!

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  In attesa della tanto agognata fumata bianca , che avrebbe immortalato per sempre nei calendari della storia quell’indimenticabile pomeriggio di giovedì 8 maggio 2025 , tutti si avventuravano nella formulazione di pronostici , ipotizzando nomi e caratteristiche peculiari del nuovo pontefice.  “Speriamo che non sia un papa filippino”, mi diceva qualcuno , condizionato da alcuni volti di cardinali , indicati come possibili papabili, che, nei giorni precedenti, avevano occupato le prime pagine dei giornali e avevano colorito vari dibattiti televisivi.  Mi è venuto spontaneo rispondere: “Non credo a questa ipotesi… Magari sarà piuttosto un Papa americano”. E così stranamente è stato!   Non mi passavano affatto per la mente le insolenti previsioni di Trump né la sua irriverente foto in abiti da pontefice che aveva esibito spavaldamente sul web. Pensavo piuttosto che la scelta di un Papa orientale o africano sarebbe stata prematura ai nostri giorni e avrebbe fatto sent...

Caro Francesco...

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  Caro Francesco , te ne sei andato all’improvviso, in punta di piedi, senza disturbare nessuno , dopo avere salutato e benedetto con un filo di voce il tuo popolo, mentre noi speravamo fiduciosi in una completa ripresa delle tue forze. Te ne sei andato nel giorno più bello dell’anno e più ricco di significato , che sintetizza tutta la tua vita di pastore instancabile e di profeta inascoltato e denigrato. Te ne sei andato dopo avere consumato la tua voce, giorno dopo giorno, a implorare pace, dialogo e inclusione , pronunciando parole di fuoco contro la guerra, la produzione delle armi e il vile trattamento dei migranti, anche quando il tuo fiato era ormai troppo corto per poter proferire anche una sola parola. Oggi tutti parlano di te, anche quelli che non hanno voluto ascoltarti e mettere in pratica i tuoi accorati e persistenti appelli di giustizia, dí accoglienza e di pace. Molti fanno a gara oggi a tirarti dalla loro parte , vantando una presunta amicizia e sintonia con te e...