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Sussultiamo di gioia!

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Giotto, Visitazione, Basilica inferiore di San Francesco d'Assisi, 1306-11 Luca 1, 39-48 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa,  in una città di Giuda.  Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.  Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria,  il bambino sussultò nel suo grembo .   Elisabetta fu colmata di Spirito Santo  ed esclamò a gran voce:  «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!  A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?  Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi,  il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo .   E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse:  «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva ». Si potrebbe definire “ il vangelo della maternità ” quello di questa domenica, in preparazione alla solennità del Natale.  Due d

Il Signore è vicino!

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  Luca 3,10-18 In quel tempo le folle interrogavano Giovanni: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha,  e chi ha da mangiare faccia altrettanto».   Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero:  «Maestro, che cosa dobbiamo fare?».   Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».   Lo interrogavano anche alcuni soldati:  «E noi, che cosa dobbiamo fare?».  Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno;  accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni,  si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo,  Giovanni rispose a tutti dicendo:  «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me,  a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali.  Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.   Tiene in mano la pala per pulire la sua aia  e per raccogliere il frumento nel suo granaio;  ma brucerà la paglia con un fuoc

Nei panni di Mario

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  Mario è il suo nome convenzionale . Il suo è uno dei casi più pietosi davanti al quale non si può rimanere indifferenti. Eppure chi ha responsabilità politiche si trincera da anni dietro ideologie, ipocrisia e indifferenza, per non perdere consensi, quasi insensibile di fronte al dolore altrui.   43 anni, marchigiano, da undici anni, in seguito a un incidente stradale , Mario è bloccato in un letto. Tetraplegico , muove solo le palpebre e il dito mignolo della mano sinistra, ma è vigile e pienamente consapevole, e ogni giorno è costretto a vivere prigioniero di una sofferenza fisica e morale indescrivibile.  Lui la definisce una tortura , ed è la parola che mi è affiorata alla mente quando ho sentito parlare delle sue condizioni di vita e della sua richiesta di essere autorizzato a mettere fine alla sua sofferenza.   Il Tribunale di Ancona , a cui Mario ha presentato ricorso per superare le inadempienze dell’ASUR (Azienda Sanitaria Unitaria Regionale) delle Marche, lo ha autorizzato,

Preparate le vie del Signore!

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Luca 3,1-6 Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare,  mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea,  Erode tetrarca della Galilea,  e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconìtide,  e Lisània tetrarca dell'Abilene,  sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa,  la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.  Egli percorse tutta la regione del Giordano,  predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati,  com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto : Preparate la via del Signore, raddrizzate i  suoi  sentieri ! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato ; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! Giovanni Battista è il personaggio del vangelo che guida i nostri primi passi incontro al Cristo che viene. L’evangelista Luca lo colloca in un preciso contesto storico , ricostrui

Lettera a un fratello

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  di Carmelo Sarcià Erano gli anni in cui c’era il Cursillo LETTERA MAI SPEDITA AD UN FRATELLO DEL CURSILLO Rinvenuta per caso tra vecchie carte e dolorosi rimpianti. Da ormai 20 anni il Cursillo qui non c’è più. Si è spento, estinto, inquinato da istinti e pulsioni che nulla avevano a che fare con l’evangelizzazione degli ambienti, avvelenato dalla incapacità dei Cursiglisti di essere quello che avrebbero dovuto essere (evangelizzatori con l’esempio, la predicazione e la capacità di ascoltare, di lavorare insieme, di capire le ragioni degli altri e soprattutto di amare, perdonare, riconciliarsi con sé stessi e con gli altri), fagocitato quindi dalla bramosia di esercitare un potere effimero e inesistente.   Duccio di Buoninsegna, Gesù risorto appare ai suoi discepoli per consolidare la loro fede Caro Fratello (1),  ho letto sull'ultimo numero del nostro periodico le impressioni che ha suscitato in te la Via Crucis lo scorso Venerdì Santo. Una meditazione equilibrata, ma insieme pr

Alzate il capo!

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Luca 21,25-28.34-36 In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:  "Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle,  e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti,  mentre gli uomini moriranno per la paura  e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra.   Le potenze dei cieli  infatti saranno sconvolte.  Allora vedranno  il Figlio dell'uomo venire su una nube   con grande potenza e gloria.   Quando cominceranno ad accadere queste cose,  risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». State attenti a voi stessi,  che i vostri cuori non si appesantiscano  in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita  e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso;  come un laccio infatti esso si abbatterà  sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.   Vegliate in ogni momento pregando,  perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere,  e di comparire davanti al Figlio

"Armi" umane

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  Siamo ormai così abituati alle notizie quotidiane sui viaggi disperati dei migranti che in ogni parte del mondo, e non solo nel Mediterraneo, si giocano tutto e rischiano la vita per realizzare il sogno impossibile di un domani migliore, che ogni nuova notizia sull’argomento passa ormai quasi inosservata .  Quanto sta accadendo al confine tra Bielorussia e Polonia ha dell’incredibile ma ci rivela, in modo ancora più drammatico e inequivocabile, cosa si nasconde dietro questo fenomeno ormai ovunque fuori controllo: lo sfruttamento delle tragedie altrui, per  propri interessi economici o politici. L’ideatore e il regista di questo scandaloso “progetto” di morte è il Presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko , al governo del suo paese da circa un trentennio, da sempre protetto da Putin di cui è alleato e amico, che ha deciso di combattere contro l’Unione Europea , usando gli esseri umani come “proiettili” per vincere la sua battaglia. Il suo è un piano efferato, studiato e